Le ragioni degli inquilini resistenti in Regione
Si è conclusa la manifestazione indetta dalle RdB e da AS.I.A., iniziata con la carovana di auto, pulman, moto e biciclette e confluita nel presidio davanti alla regione per chiedere lavoro, casa e diritti.
L’ASIA a livello regionale rilancia la sua piattaforma: blocco degli sfratti, requisizione delle case sfitte, aumento delle case popolari e garanzie per gli inquilini con il mutuo prima casa. Abbiamo deciso oggi di fare sentire la nostra voce e ragioni in Regione, luogo amministrativo e politico che può e deve intervenire al più presto rispetto all’emergenza abitativa, una delle dinamiche più drammatiche della montante precarietà sociale che sta investendo la nostra regione. Non ci accontenteremo più delle parole, abbiamo bisogno di fatti. Fino ad oggi l’emergenza abitativa è stata trattata come un problema di ordine pubblico (per gli sfratti e le requisizioni popolari di case) questo non ha impedito che si sviluppasse un movimento di latta per la casa anche nella nostra regione. Rilanciamo quindi la mobilitazione attraverso i picchetti anti-sfratto e la difesa degli alloggi requisiti dagli inquilini in emergenza abitativa.
ASSOCIAZIONE INQUILINI E ASSEGNTARI
Dopo un mese di mobilitazione che ha visto protagonisti gli inquilini resistenti con più di venti giorni di tendopoli in piazza Liber Paradisus, e l´occupazione di uno stabile a Borgo Panigale, battezzata Casa Popolare Dodi Maracino, oggi sono numerosi coloro che dichiarano la priorità dell´emergenza abitativa in questo territorio. Come dice il proverbio “meglio tardi che mai”. Alle giuste richieste che vengono anche da settori istituzionali non possono però corrispondere contraddittorie dichiarazioni che cercano di criminalizzare e di isolare coloro che vivono in prima persona il problema e che cerano di dare soluzioni anche con l´autoassegnazione di spazi lasciati vuoti e che spesso vanno incontro al degrado. Le parole però non bastano, bisogna passare ai fatti.
Bisogna ripensare la politica abitativa su scala regionale che è stata portata avanti negli ultimi 15 anni, fatta di liberalizzazione del mercato degli affitti e di svendita del patrimonio pubblico, basti pensare ai 5000 alloggi ERP venduti negli scorsi anni e al trasferimento forzoso degli affitti ERP al “fondo per il sostegno all´affitto” che finanzia direttamente i singoli proprietari privati.
E’ ora che le istituzioni locali, a partire dalla Regione, aprano serie relazioni sindacali con chi è realmente rappresentativo dell´inquilinato e delle sue istanze rivendicative, senza aver paura del confronto, prescindendo dalle simpatie politiche.
Oggi parlare di emergenza abitativa vuol dire parlare di uno degli aspetti della montante precarietà sociale diffusa, resistere a tutto questo vuol dire conquistare garanzie: dalla casa al reddito, dai diritti al sapere.
E´ per questo che come organizzazioni sindacali e popolari il 13 maggio alle ore 10.30 scendiamo in piazza a manifestare sotto la sede della Regione.
PER IL BENE COMUNE CONTRO GLI INTERESSI PRIVATI
ORGANIZZAZIONE E UNITA’ = FORZA POPOLARE
ASSOCIAZIONE INQUILINI E ASSEGNATARI AS.I.A.
BolognaPrendeCasa
Ieri è stato bloccato dagli inquilini resistenti uno sfratto nel quartiere san donato oggi invece è stato eseguito uno sfratto in bolognina. L’ASIA è diversi mesi che sta organizzando ormai settimanalmente decine di presidi anti-sfratto per rinviare gli sfratti per morosità. E’ attiva da alcune settinane la CASA POPOLARE Dodi Maracino in via Legnano (quartiere borgo panigale) che ospita decine di famiglie che hanno subito lo sfratto, che avevano come alternativa o vivere in macchina o requisire uno stabile sfitto. La Casa Popolare Dodi Maracino funge quindi come ostello per sopperire all’emergenza abitativa.
Il nostro sindacato è da diverso tempo che ha richiesto un incontro con le amministrazioni locali e regionali per trovare soluzioni adeguate e concrete all’emergenza abitativa, ma fino ad oggi non c’è stata nessuna proposta e incontro da parte delle isituzioni.
La precarietà sociale non è uno slogan e neppure una trovata politica ma una drammatica situzione che coinvolge migliaia di persone nella nostra regione. Dare una possibilità a chi oggi subisce la precarietà sociale vuol dire toglierli dalla condizione di isolamento e questo è stato fino ad oggi il nostro compito come ASIA rispetto agli inquilini che subiscono l’emergenza abitativa.
E’ per questo motivo che l’ASIA assieme alla federazione RdB organizza una manifestazione sotto la regione questo giovedi 13 maggio per chiedere diritti, casa e lavoro.
Comunicato stampa 7 maggio 2010
Ancora una volta viene trattata l’emergenza sociale come un problema di ordine pubblico, si sfratta, utilizzando ingenti forze dell’ordine una famiglia di operai che per colpa della crisi non riesce a sostenere un affitto sul mercato privato. Accanto a questo abbiamo un sistema dell’assistenza sociale ormai al collasso, travolto da migliaia di persone con il problema della casa e del lavoro. L’assistenza sociale non è in grado di dare risposte poiché le istituzioni locali e regionali non sono ancora intervenute con proposte concrete sull’emergenza abitativa, le uniche voci che sentiamo sono promesse e una criminalizzazione della precarietà sociale. Si colpiscono i bambini degli inquilini dell’ACER morosi, negandogli stato sociale: come nel caso dei centri estivi promossi dal Comune.
Tutto questo è paradossale di fronte alle cronache che riportano dei diversi scandali legati agli affitti di politici e sindacalisti vari, cosi come vengono tutelati gli interessi degli speculatori e di chi vive sulla rendita, per loro ovviamente il trattamento è ben diverso. Si proclamano campagne contro i graffiti, quando mancano le case.
A tutt’oggi non sono ancora previsti incontri ufficiali tra le organizzazioni del movimento di lotta per la casa e le amministrazioni locali e regionali, questo rifiuto del dialogo è unilaterale, e aggrava le problematicità legate all’emergenza abitativa.
La crisi porta disperazione ma può portare anche rabbia come le immagini che ci vengono in questi giorni dalla Grecia.
ASIA-RdB
6 maggio bologna Presidio in Via del pallone
Giovedì 6 maggio alle ore 14.00 AS.I.A sarà davanti all’Albergo Pallone, in via del Pallone, accanto alla Montagnola, per denunciare la gravissima situazione capitata ad una famiglia.
Questa famiglia, composta da due minori e i genitori di cui solo il padre lavorava, da novembre è in disoccupazione, ha già subito uno sfratto da una casa di un privato a marzo di quest’anno.
La famiglia sta aspettando una soluzione già messa in campo dall’assistenza sociale, ma per la quale stanno slittando i tempi.
Contemporaneamente la famiglia è stata intimata ad uscire dall’Albergo tramite forza pubblica, albergo in cui si trova proprio perché sta aspettando il passaggio da casa a casa.
Domani in via Da Giovanni n 27 (zona ippodromo)l’ASIA organizzerà un nuovo picchetto antisfratto dalle ore 8.00, per difendere altri inquilini colpiti dall’emergenza abitativa.
Tutti in via del pallore ore 14.00
partecipiamo in massa al presidio in solidarietà con la lotta e la
resistenza dei lavoratori greci
Presidio venerdi 7 maggio ore 16.00 davanti al Consolato di
Grecia via Indipendenza 67/2 Bologna
comunicato stampa 3 maggio 2010
Emergenza abitativa: passare dalle parole ai fatti. 13 maggio manifestazione in Regione.
Dopo un mese di mobilitazione che ha visto protagonisti gli inquilini resistenti con più di venti giorni di tendopoli in piazza Liber Paradisus, e l’occupazione di uno stabile a Borgo Panigale, battezzata casa popolare Dodi Maracino, oggi sono numerosi coloro che dichiarano la priorità dell’emergenza abitativa in questo territorio. Come dice il proverbio “meglio tardi che mai”. Alle giuste richieste che vengono anche da settori istituzionali non possono però corrispondere contraddittorie dichiarazioni che cercano di criminalizzare e di isolare coloro che vivono in prima persona il problema e che cerano di dare soluzioni anche con l’autoassegnazione di spazi lasciati vuoti e che spesso vanno incontro al degrado. Le parole però non bastano, bisogna passare ai fatti.
Il problema casa deve essere affrontato concretamente, da una parte è necessario un intervento che argini l’emergenza sfratti, per impedire che altre famiglie perdano la casa e che sostenga chi la casa l’ha gia persa. E’ quindi improrogabile la convocazione di un tavolo da parte del Prefetto che metta a confronto tutte le figure che sono coinvolte nei procedimenti di sfratto, come è avvenuto e sta avvenendo in altre città.
Ci auguriamo che di fronte alla drammaticità della situazione il Commissario comunale rompa l’immobilismo che ha caratterizzato l’operato di questi primi mesi e che metta a disposizione parte del proprio patrimonio inutilizzato per la creazione di alloggi temporanei. Sarebbe opportuno, su temi così delicati abbandonare la propaganda utilizzando dati e progetti ormai datati e che non riguardano l’emergenza abitativa se non per 10 alloggi, come quelli forniti nella conferenza stampa di mercoledì scorso. Dall’altra bisogna ripensare la politica abitativa su scala regionale che è stata portata avanti negli ultimi 15 anni, fatta di liberalizzazione del mercato degli affitti e di svendita del patrimonio pubblico, basti pensare ai 5000 alloggi ERP venduti negli scorsi anni e al trasferimento forzoso degli affitti ERP al “fondo per il sostegno all’affitto” che finanzia direttamente i singoli proprietari privati.
Infine è ora che le istituzioni locali, a partire dalla Regione, aprano serie relazioni sindacali con chi è realmente rappresentativo dell’inquilinato e delle sue istanze rivendicative, senza aver paura del confronto, prescindendo dalle simpatie politiche. E’ per questo che il 13 maggio alle ore 10.30 saremo in piazza a manifestare sotto la sede della Regione.
ASIA-RdB
Gli inquilini resistenti invitano tutte le forze politiche, sindacali, sociali, culturali e i cittadini/e di Bologna ad intervenire all’assemblea pubblica che si terrà martedì 4 maggio alla Casa Popolare Dodi Maracino (ex scuole Mazzini) in via legnano Quartiere Borgo Panigale.
Abbiamo deciso di intitolare questo stabile vuoto a Dodi, scomparso nel 2007, storico dirigente bolognese dei movimenti di lotta per la casa e difensore degli interessi popolari.
Questo stabile requisito dagli inquilini resistenti può divenire un laboratorio abitativo che concretamente da soluzioni all’emergenza cosi come rimangono per noi centrali le richieste di : blocco degli sfratti, requisizione degli appartamenti e stabili sfitti, tutela delle persone con il mutuo prima casa, aumento e investimento dell’edilizia pubblica. Su questi punti nessun livello amministrativo e politico è escluso dal comune, dalla regionE al governo nazionale.
In questi giorni stiamo allestendo cucine e camere, abbiamo bisogno della solidarietà attiva di tutti.
ASSEMBLEA CITTADINA MARTEDI 4 MAGGIO ORE 19.30 VIA LEGNANO (QUARTIERE BORGO PANIGALE)
INQUILINI RESISTENTI