LIBERI DALLA PAURA, CONTRO OGNI REVISIONISMO
Sono passati trent’anni dalla strage neofascista del 2 agosto 1980. La bomba che esplose nella sala d’aspetto della Stazione di Bologna costò la vita a 85 persone. Da allora si sono susseguiti depistaggi e menzogne di Stato, volte a coprire e proteggere i mandanti della strage, così come è avvenuto e avviene per tutte le quattordici stragi che hanno insanguinato il paese negli ultimi decenni. Ancora oggi non abbiamo verità e giustizia.
Quest’anno che la pista palestinese ha mostrato tutta la sua illogicità storica, che si è dissipato il polverone intorno a immaginate o presunte presenze a Bologna di questo o quel bombarolo famoso, i professionisti del depistaggio mediatico hanno cercato vanamente di imbastire l’ennesima «pista internazionale» con ipotetiche «rivelazioni» della Commissione Mitrokhin e carte provenienti dall’altro versante della cortina di ferro.
la vita alla casa popolare Dodi Maracino
Lo sgombero di via legnano
Bologna, 21 luglio 2010 Comunicato stampa
Stamattina alle ore 10.30 è stata sgomberata la casa popolare Dodi Maracino in via Legnano 2 a Borgo Panigale, occupata il 25 aprile scorso da famiglie in emergenza abitativa.
Lo sgombero, annunciato da un’ordinanza sindacale di alcuni giorni fa, perpetua il miope atteggiamento dell’amministrazione verso il problema casa ormai dilagante sul nostro territorio, illudendosi che si possa risolvere trattandolo come un problema di ordine pubblico.
Per fare chiarezza, dobbiamo smentire alcune delle dichiarazioni rilasciate dal Commissario Cancellieri: non è vero che all’interno della struttura non ci sia l’acqua; ricordiamo che l’energia elettrica è stata sospesa dal Comune, che non ha concesso agli occupanti di fare un allaccio e di pagare ciò che avevano consumato; che i bambini purtroppo sono molti più di 8; che il vero rischio per l’incolumità delle persone è dormire per strada; che non ci sono stati problemi di convivenza con il quartiere; e per finire, che l’intervento dei servizi sociali si è limitato a ricordare alle famiglie immigrate che non possono rimanere sul territorio nazionale se non hanno un lavoro! La tanto sbandierata legalità si traduce nei fatti nella difesa degli interessi di chi specula su un bene fondamentale quale è la casa. Una legalità che non è fondata sull’uguaglianza e sulle garanzie sociali è un crimine.
Sono migliaia le famiglie a Bologna che non sono più in grado di permettersi un affitto sul mercato privato e che vengono lasciate senza alcuna soluzione a seguito della sfratto per morosità. Solo per pochi ci sarà una casa popolare, a causa della scarsa disponibilità di alloggi. Ad oggi le case ERP che devono essere ristrutturate sono poco più di 600. La loro messa a disposizione è un atto dovuto, ma sicuramente non sarà in grado di coprire le oltre 8000 domande presenti in graduatoria e continuamente in crescita. L’emergenza abitativa è uno degli effetti di questa crisi economica che stiamo vivendo e che non accenna ad allentare la morsa. Ad aggravare questo quadro si aggiungeranno presto le conseguenze dell’ultima manovra economica varata dal governo che vedranno di nuovo colpite le fasce popolari e le politiche di welfare, fra cui i già insufficienti finanziamenti per il sostegno all’abitare. Ad esempio è ormai di dominio pubblico il fatto che l’anno prossimo non ci sarà alcun bando per il “contributo affitti”. E’ evidente quindi che lo sforzo di tutte le amministrazioni deve andare oltre all’ordinario. Deve percorrere soluzioni efficaci e non propagandistiche dichiarazioni su inesistenti “blocchi degli sfratti”, come il recente accordo prefettizio. Torniamo quindi con forza a sostenere la necessità e la fattibilità da parte di questa amministrazione di allestire alloggi temporanei per chi perde casa, da reperire nel patrimonio pubblico non ERP. Questa misura consentirebbe di gestire l’emergenza nella tutela delle famiglie in difficoltà. La presenza di alcuni di questi edifici è già stata evidenziata dalle precedenti occupazioni portate avanti dal movimento di lotta per la casa, edifici sgomberati con pretesti diversi e ad oggi lasciati chiusi. Ci domandiamo a beneficio di chi.
La mobilitazione per il diritto alla casa continuerà quindi perché nessuno deve essere lasciato senza un tetto. Le famiglie sgomberate si trovano ora davanti alla Casa Popolare Dodi Maracino, determinate a rimanervi, perché non è stata messa a loro disposizione alcuna alternativa, e continueranno la mobilitazione perché l’emergenza abitativa non va in vacanza.
ASIA-USB
Bologna Prende Casa
nuovo sfratto bloccato a Bologna w gli inquilini resistenti
Oggi, 20 luglio, gli Inquilini Resistenti supportati da AS.I.A. hanno
organizzato un presidio per bloccare lo sfratto di una ragazza e del suo
bambino dalla casa in cui abitano in zona Barca. É stato ottenuto un rinvio
dello sfratto fino a settembre.
Le conseguenze della crisi si fanno sempre più pesanti e i lavoratori
chiedono più case popolari per risolvere la precarietà abitativa che sta
investendo Bologna e tutta l’Emila Romagna. Gli Inquilini Resistenti
continueranno la mobilitazione attraverso presidi, manifestazioni,
solidarietà attiva fino a che non sarà risolta la questione abitativa.
video abitare nella crisi a Bologna
1 parte
2 parte
L’ordinanza di sgombero, Sabato 10 luglio Bologna
Oggi sabato 10 luglio, è stata consegnata alla Casa Popolare Dodi Maracino l’ordinanza di sgombero dell’immobile, dove si dà un ultimatum di tre giorni. Si conferma quindi l’intenzione di affrontare l’emergenza abitativa come un mero problema di ordine pubblico. Ci si nasconde dietro ad un dito, prima si taglia la luce e poi nell’ordinanza ci si preoccupa dell’utilizzo di bombole del gas per cucinare. Non ci si è preoccupati con lo stesso zelo degli inquilini lasciati per giorni senza luce. Nell’ordinanza si dice che i servizi sociali territoriali non avrebbero avuto la possibilità di verificare la condizione dei nuclei di inquilini presenti. Ricordiamo che tutti i nuclei sono passati dai servizi sociali ed è proprio la mancanza di soluzioni che ha portato a questa occupazione.
Occupazione che sta rappresentando una possibilità d’emergenza per sopperire alla precarietà abitativa, che cresce ogni giorno a Bologna, al di là delle enfatiche dichiarazioni su presunti blocchi degli sfratti.
In questi mesi decine di nuclei di inquilini hanno chiesto di poter alloggiare alla casa popolare Dodi Maracino, purtroppo per molti di loro non è stato possibile, per problemi di spazi.
Tutte queste famiglie stanno prendendo in considerazione l’occupazione abitativa come l’unica soluzione per garantirsi il diritto all’abitare.
Fino ad oggi ci è stata negata una qualsiasi possibilità di intavolare una trattativa per dare soluzioni accettabili agli inquilini della casa popolare Dodi Maracino. Lo stesso vale per le forze politiche, che nel migliore dei casi hanno mantenuto il silenzio, come su tutte le più importanti questioni politiche e sociali che stanno investendo il territorio bolognese colpito dalla crisi economica, o nel peggiore dei casi si sono fatti paladini degli interessi dei soliti noti: speculatori immobiliari e costruttori. Inoltre hanno fomentato una guerra tra poveri che provoca ulteriori lacerazioni sociali, senza aver la ben che minima percezione delle mutazioni urbane e sociali cittadine.
Gli inquilini resistenti rilanciano quindi la mobilitazione attraverso l’appuntamento dell’12 luglio presso la casa popolare Dodi Maracino attraverso la festa Borgo Solidale, un momento di socialità e confronto tra gli abitanti del quartiere, per mettere in luce le motivazioni e le proposte di chi vuole concretamente trovare soluzioni al problema abitativo.
FESTA DI BORGO SOLIDALE
Via legnano 2 Bologna dalle ore 17.00
Movimenti per il diritto all’abitare
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ASIA-USB www.asia.usb.it
Bologna Prende Casa http://bolognaprendecasa.noblogs.org/
festa borgo solidale
LUNEDI 12 LUGLIO ORE 17.00 VIA LEGNANO N.2 BORGO PANIGALE CASA POPOLARE DODI MARACINO
UNA GIORNATA PER I DIRITTI E LA SOLIDARIETA’ TRA ATTIVITA’ SPORTIVE, CULTURALI, MUSICALI E CULINARIE
TORNEI DI BASKET, CALCIO ED ESIBIZIONE DI PUGILATO
ASSOCIAZIONI CULTURALI E COLLETTIVI, PER I DIRITTI DELLE DONNE, PER LA PACE, PER I DIRITTI SOCIALI
VIDEO: Abitare nella crisi a Bologna
REALIZZAZIONE DI MURALES E GRAFFITI CON HANNIBALLETTERS.COM
ATTIVITA PER I BAMBINI
BORGO SOLIDALE
Festa Borgo Solidale
Lunedì 12 dalle ore 17.00 presso la casa Popolare Dodi Maracino (via legnano 3)
Diverse realtà di movimento e dell’associazionismo vi invitano a partecipare alla festa popolare: BORGO SOLIDALE. Una iniziativa che vuole sostenere la lotta degli inquilini resistenti della Casa Popolare Dodi Maracino e più generale per rimettere al centro i diritti sociali e civili. Si organizzeranno eventi sportivi, culturali e di informazione, con musica, cibi e bevande. Vi invitiamo a portare anche il vostro contributo, dall’organizzare una iniziativa nella giornata del 12 alla Casa Popolare fino al semplice banchetto.
Martedì 6 luglio alle ore 19.30 riunione presso la Casa Dodi Maracino per la chiusura del programma definitivo.
Gli organizzatori di Borgo Solidale