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Archivio per Luglio 2010

moratoria sfratti nazionale

2 Luglio 2010 Commenti chiusi

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Roma 01 luglio 2010 INQUILINI RESISTENTI: INIZIATO IL CONFRONTO CON LA COMMISSIONE VIII DEL PARLAMENTO SUL TEMA DELLA MORATORIA.

Il piazzale antistante pallazzo Chigi è stato invaso da centinaia di inquilini degli Enti privatizzati, delle Fondazioni, dei Fondi pensione e dei Fondi immobiliari. Insieme a loro sfrattati, inquilini occupanti senza titolo e per necessità (Inps, Inpdap). Abitanti di questa città che hanno deciso di resistere nelle più svariate forme, per non perdere l’alloggio dove vivono e per chiederne uno popolare. Un popolo con diverse culture e redditi differenziati, unito dalla necessità di garantirsi il diritto alla casa seriamente minacciato se non negato da politiche abitative inadeguate all’emergenza attuale.
Durante la manifestazione, una delegazione dell’AS.I.A./USB e dei comitati degli inquilini ha incontrato l’on. Angelo Alessandri Presidente della Commissione VIII Ambiente Territorio e Lavori Pubblici e l on. Sergio Piffari membro della stessa Commissione. Al termine dell’incontro, dove è stata rappresentata la necessità di una moratoria sugli aumenti degli affitti, sulle manovre di dismissione in atto, sugli sfratti anche per morosità, sugli sgomberi e sulle insolvenze nei mutui, il Presidente della Commissione ha proposto di presentare una risoluzione che dovrà essere approvata dalla stessa e poi portata in Parlamento.Obiettivo della risoluzione sarà il coinvolgimento del Governo su tutte le materie oggetto di contestazione da parte degli inquilini.
Il passaggio successivo a questo primo e limitato confronto, solo quattro i componenti della delegazione ricevuta, sarà un’audizione più larga di tutti i soggetti interessati da parte della Commissione di cui sopra.
Durante la manifestazione sono venuti in piazza a portare il loro sostegno parlamentari e senatori dell’IDV, della Lega Nord e dell’UdC. In concomitanza della manifestazione di Roma l’ASIA-USB di Bologna ha tenuto un presidio sotto la Prefettura.

AS.I.A.-USB nazionale

www.asia.usb.it

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abitare nella crisi

2 Luglio 2010 Commenti chiusi

“Abitare nella crisi” un nuovo momento di confronto nazionale a Roma sabato 3 luglio.
Appuntamento è all’occupazione di Via del Porto Fluviale vicina alla Metro Piramide (linea B) sabato 3 luglio, intorno alle 10.30.

Il ragionamento prodotto nel primo convegno “abitare nella crisi” è stato confermato. La crisi economica sta toccando tutto il territorio italiano con modalità e ripercussioni diverse, e si prospetta di lungo periodo con conseguenze sempre più aspre. Il terreno della lotta per la casa si sta rivelando una possibilità di ricomposizione forte proprio perché la precarietà abitativa sta diventando una’emergenza per larghe e differenti fasce sociali. Non si profila all’orizzonte alcuna politica abitativa nazionale che guardi all’edilizia residenziale pubblica e alla difesa dei redditi salassati da affitti e mutui insostenibili. I “piani casa”, compresi quelli regionali, sono pensati per offrire una via d’uscita dalla crisi per costruttori e banche, alimentando anche forme di egoismo sociale politiche tese a condonare/sanare il consumo di suolo e l’abusivismo, compreso quello per necessità.

L’esperienza raccontata dalle realtà romane parla della lotta contro la privatizzazione del patrimonio degli enti, che nel Lazio è consistente, e che vede la mobilitazione permanente degli inquilini direttamente interessati. Questa storia ci dice che la crisi sta producendo nuove fasce a rischio che hanno necessità di un’abitazione con canone adeguato al reddito e quindi non lontane da chi occupa per necessità stabili privati e pubblici. L’unificazione di questi settori non è una somma di problemi ma la condizione nuova in cui si vengono a trovare, diventano tutti “occupanti senza titolo” in attesa di sfratti, sgomberi e vendite a terzi acquirenti. I compagni del coordinamento di Roma hanno anche posto l’accento sulla questione dell’ aumento della repressione come forma di ricatto verso quei settori che riescono ad organizzarsi e a lottare.

A Milano l’attività dei comitati si scontra quotidianamente con la potenza del settore della rendita che assume tutte le caratteristiche a cui siamo abituati (quel misto tra attività “legali” e illegali, riciclo di denaro,corruzione,finanche la gestione clientelare dell’edilizia pubblica). Ricordiamo che Milano è una metropoli che è formata da una vastissima periferia creatasi nei decenni precedenti da continue espulsioni di lavoratori dal centro, con una fortissima mobilità giornaliera. Ormai nel centro della città rimane una forte presenza di precariato (in cui è alta la componente immigrata). La difesa degli inquilini nelle case popolari occupate è stato un occasione di radicamento e di organizzazione davanti alla crisi, che in questo caso è rappresentata dalla valorizzazione (vendita) del patrimonio pubblico.

A Bologna la crisi ha visto il declino di quel modello emiliano di sviluppo che sembrava garantire una ricchezza redistribuita. La fine del welfare, l’aumento della disoccupazione forse oltre la media nazionale, il precariato. In tutto questo proprio settori legati al centrosinistra sono stati i gestori degli interessi privati sia tramite rapporti storici col mondo delle cooperative di costruzione, sia seguendo le attuali politiche nazionali di vendita del patrimonio pubblico, sia tramite i fortissimi interessi di proprietari privati. Inizia ad apparire in Emilia Romagna date le modificazioni strutturali un settore di “esclusi” che vede proprio nella difesa del diritto alla casa una forma di organizzazione.

Anche le questioni riguardanti il disegno urbanistico delle città e gli interessi che si muovono nei processi decisionali, sono state oggetto di dibattito. Interessante il ragionamento sulle “mappe” proposto da Milano che è anche alle prese con l’evento dell’Expo. Anche Roma è alle prese con una politica urbanistica dominata dai grandi eventi, dalle archistar e dalla rendita immobiliare. Comprenderne il senso e collegare, al tempo della crisi, le istanze di chi lotta per il diritto alla casa con chi è impegnato sul fronte della mobilità, della salute ambientale, della salvaguardia del verde, ha un valore epocale e mette in discussione i criteri dello sviluppo dei territori, su chi decide se debbano prevalere i diritti di tanti o gli interessi di pochi. Se la nuova frontiera dell’abitare sono i diritti concessori che monetizzano la perdita di servizi, l’aumento del traffico, la carenza di verde, l’assenza di una politica pubblica della casa.

Su questi punti è stato convocato un nuovo momento di confronto nazionale a Roma il giorno 3 luglio – intorno alle 10.30 – della rete “Abitare nella crisi”.
Appuntamento è all’occupazione di Via del Porto Fluviale, molto vicina alla Metro Piramide (linea B)

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CONFERENZA STAMPA PER VAG 61 E LAZZARETTO AUTOGESTITO

1 Luglio 2010 Commenti chiusi

VOGLIONO SGOMBERARE IL LAZZARETTO AUTOGESTITO E IL VAG 61 SERVENDOSI DI CALUNNIE E MENZOGNE

PRESIDIO – CONFERENZA STAMPA DI VAG 61 E LAZZARETTO AUTOGESTITO, venerdì 2 luglio ore 11,30, davanti alla sede della Provincia, via Zamboni 13

“EX-DAZIO e VAG61: SITUAZIONI INVIVIBILI”, con questo titolo due esponenti del PDL bolognese, il parlamentare Enzo RAISI e l’ex Consigliere del Quartiere S. Vitale Alessandro DALRIO, hanno annunciato per Venerdì 2 Luglio, alle ore 12,30, presso la Sala dello Zodiaco della Provincia di Bologna (Via Zamboni 13), una Conferenza Stampa in cui presenteranno un dossier su presunte inadempienze e abusi effettuati dai Centri sociali Lazzaretto e Vag 61.
Che la calunnia come mezzo di azione politica sia ormai diventato un “serio problema sociale” che coinvolge tanti rappresentanti della nostra classe politica è ahinoi risaputo, che i calunniatori siano anche di solito vigliacchi è altrettanto scontato, ma che qualcuno sulla calunnia voglia fare carriera è inaccettabile.
Sono mesi che Alessandro Dalrio, racconta balle su Vag 61. Da quando, poi, il Lazzaretto è stato trasferito nella nuova sede in via Mattei, ha iniziato a prendere di mira anche questo spazio autogestito.
Oggi pure Raisi, un po’ appannato nel suo prestigio politico a livello locale, ha imboccato la carreggiata del suo nuovo pupillo e chiede la chiusura dei due centri sociali.

NOI NON CI STIAMO

VENERDI’ 2 LUGLIO ALLE ORE 11,30
saremo in strada, davanti alla sede della Provincia (via Zamboni 13) per una CONFERENZA STAMPA–PRESIDIO

Per raccontare e presentare le attività e i progetti che portiamo avanti dentro ai nostri spazi che sono luoghi pubblici, solidali, indipendenti e liberi dai condizionamenti dei partiti.
E per dire anche che lezioni da “paladini della legalità” come Dalrio e Raisi non ne accettiamo, anche perché, a differenza di loro, non abbiamo sodali (di partito) del calibro di Dell’Utri, Scajola e Brancher.

“La saetta gira gira, torna addosso a chi la tira”.

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