E’ IN GIOCO IL NOSTRO FUTURO
UN PIANO DI RISANAMENTO È IL MANTENIMENTO DELL’OCCUPAZIONE E DELLA PRODUZIONE
Nel piano di “risanamento” della FINI COMPRESSORI troviamo le stesse vecchie
ricette che hanno già deindustrializzato gran parte del patrimonio produttivo
del nostro territorio e del paese.
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Comunicato stampa 12 marzo Bologna
Un altro sfratto bloccato. Questa mattina gli attivisti di AS.I.A. sono riusciti a rinviare lo sfratto di via Serlio, a carico di una ragazza madre con una bambina piccola che non riesce più a pagare l’affitto di 550 euro con uno stipendio di 800 euro. Ogni giorno è un susseguirsi di sfratti, a cui solo la resistenza degli inquilini riesce a far fronte. L’AS.I.A torna a chiedere con forza il blocco degli sfratti come misura emergenziale di fronte alla crisi. Le soluzioni possono essere molteplici, dal rilancio dell’edilizia residenziale pubblica alla requisizione degli alloggi privati sfitti. E’ ora che la Regione Emilia Romagna assuma il problema casa come prioritario. Purtroppo non è quello che la politica sta dimostrando in questi giorni. Calati nel teatrino delle prossime elezioni regionali, gli esponenti dei partiti in corsa si scontrano sulla questione “morale”. Per gli inquilini resistenti oggi è prioritario la questione sociale!. Quando questi stessi partiti parlano di crisi e di emergenze è in modo strumentale e propagandistico. Singolare è sentire parlare di emergenza da chi, quando stava al governo della città, non ha esitato a sgomberare occupazioni a scopo abitativo di famiglie di inquilini sfrattati, trattando il problema casa come un problema di ordine pubblico.
AS.I.A.-RdB Bologna
Sfratto rinviato a crespellano
Lo sfratto esecutivo di domani a carico di un nucleo composto da sei persone di cui due minori e un anziano invalido al 100%, sostenuto da un unico reddito da operaio cassaintegrato vedrà un rinvio. Questo tempo dovrà essere utilizzato dall’amministrazione per trovare una soluzione dignitosa e economicamente sostenibile dalla famiglia. Situazioni simili a questa sono ormai migliaia nella provincia di Bologna. E’ necessario creare un tavolo che coinvolga tutti i comuni della provincia per mettere in campo soluzioni generali e omogenee sul territorio, per non dovere più trattare l’emergenza.
Uscire dall’emergenza si può, tramite il blocco degli sfratti per morosità, la requisizione di alloggi privati sfitti, passaggi da casa a casa, sanzionando gli speculatori e i grossi proprietari.
L’azione di ASIA dimostra che gli inquilini possono essere un soggetto attivo e non subire passivamente la crisi e la precarietà sociale diffusa.
AS.I.A.-RdB Bologna
Comunicato stampa 10 marzo Bologna
Crespellano: si sfrattano gli operai in cassa integrazione
Venerdì 12 marzo 2010 a Crespellano (Bologna) un altro nucleo famigliare subirà le conseguenze dell’emergenza abitativa: uno sfratto per morosità. Stiamo parlando di una famiglia di 6 persone, con una invalida al 100%. E’ una famiglia monoreddito, un operaio della Titan, da mesi in cassa integrazione, in uno delle ormai numerose fabbriche in crisi della provincia di Bologna.
Si sono sollecitate le istituzioni per intervenire, ma fino ad oggi non sono state trovate soluzioni adeguate.
Gli sfratti per morosità in provincia di Bologna negli ultimi due anni stanno investendo migliaia di nuclei famigliari., la maggior parte sono operai colpiti dalla crisi che finiscono in cassaintegrazione in mobilità o direttamente disoccupati.
Per intervenire efficacemente in questa situazione bisogna prendere misure d’emergenza, le amministrazioni locali che non hanno a disposizione patrimonio pubblico devono richiedere al prefetto il blocco degli sfratti e la requisizione di alloggi privati sfitti, come è consentito per legge ed è stato fatto in altre zone d’Italia. Il non applicare queste leggi equivale a mandare per strada centinaia di famiglie, come nel caso della famiglia di Crespellano, dove si vuole eseguire uno sgombero nei confronti di bambini, invalidi e cassaintegrati.
AS.I.A. organizzerà per il 12 marzo un picchetto antisfratto a Crespellano, via Emilia n23 località Palazzina, dove invita tutta la cittadinanza a portare solidarietà e partecipare attivamente contro lo sfratto.
AS.I.A.-RdB Bologna
Bologna burns!
L’11 e il 12 marzo 2010 i ministri dell’istruzione di 46 paesi europei celebreranno a Vienna il 10° anniversario della dichiarazione di Bologna.
Un processo lungo 10 anni…
Dieci anni fa, nel “lontano” 1999, 29 ministri dell’istruzione provenienti da vari paesi Europei, tra cui il nostro, hanno sottoscritto la Dichiarazione di Bologna, cioè un documento d’indirizzo strategico al quale tutti i governi si sono effettivamente adeguati in questi anni.
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La casa per sfollati, sfrattati e inquilini a Bologna
di Fernanda Tagliavini*
Nel 1945, appena finita la guerra, il partito mi chiamò per collaborare alla ricostruzione dell’organizzazione degli inquilini. Infatti, prima dell’avvento del fascismo esisteva la Lega degli inquilini, il cui segretario era l’avvocato Leonida Casali. La lega subì poi la stessa sorte della Camera del lavoro: assalto di squadracce fasciste, devastazioni fin quando (come la Camera del lavoro) non venne sciolta e gli inquilini che avevano bisogno di informazioni dovevano rivolgersi all’associazione della proprietà edilizia, unica organizzazione rimasta in vita.
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La giornata di ieri a Bologna, come in altre città, è stata una bella giornata di mobilitazione degli immigrati per i diritti degli immigrati, contro le politiche del governo che colpiscono tutti i lavoratori con licenziamenti, disoccupazione e precarietà, ed in particolare i lavoratori immigrati con leggi che li costringono a clandestinità, lavoro nero e ad una vita priva di ogni diritto e dignità.
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