Perché gli antiproibizionisti lottano contro la legge bossi fini al fianco dei migranti…
Sono ormai anni che grazie alle politiche ipocrite della “tolleranza zero” sia in tema di immigrazione che di sostanze e alla speculazione complice dei mass media, è cresciuta nella società civile una percezione della sicurezza metropolitana dove si vede come unica soluzione ai problemi sociali la repressione poliziesca ed il carcere.
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tutti alle 15 in piazza maggiore
DIRITTI CASA REDDITO per tutti/e
Il 1 marzo è una giornata di lotta per rilanciare il protagonismo degli immigrati che vivono, lavorano, studiano in Italia.
La rete Bologna Prende Casa partecipa a questa giornata di mobilitazione, perché crede che la difesa di tutti gli immigrati non sia un esercizio di buonismo umanitario, ma una necessità: più diritti e garanzie si ottengono migliore è la vita per le classi popolari qualsiasi colore della pelle si abbia.
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Per la giornata del Primo Marzo, giornata per i diritti degli immigrati, abbiamo i seguenti appuntamenti:
la mattina del Lunedì 1 marzo alle ore 7.30 presidio davanti ai cancelli dell’Ufficio Immigrazione della Questura in Via Bovi Campeggi 13/3 a Bologna
al pomeriggio alle ore partecipazione al presidio cittadino del comitato primo marzo, con presenza caratterizzata sui temi dell’intervento sul diritto alla casa per tutti, ore 16.00 piazza Nettuno
BolognaPrendeCasa Federazione RdB AS.I.A.
Comunicato stampa
Bologna, 19 febbraio 2010
Lunedì 22 febbraio incontro tra AS.I.A.-RdB, prefetto e commissario cittadino.
A seguito delle dichiarazioni rilasciate dal commissario cittadino Anna Maria Cancellieri, in merito alla priorità in agenda dell’emergenza abitativa e alle aperture rispetto alla possibilità di un confronto, anche da parte del Prefetto, ieri sera intorno alle 21.00, a seguito di un’assemblea fra gli occupanti, abbiamo deciso di interromper la mobilitazione in via S.Vitale 69.
La decisione è stata presa per dimostrare che da parte nostra c’è la piena disponibilità a trattare la questione casa come una questione di intervento pubblico, e non di ordine pubblico come ha scelto di fare la giunta Delbono.
Questa mattina un ulteriore passo avanti è stato compiuto con una convocazione in prefettura giunta ad AS:I:A.-RdB per lunedì 22 febbraio alle ore 17.00 per un incontro con il prefetto e il commissario di Bologna dove si affronteranno tutte le questioni in campo oggi
AS.I.A.-Rdb
IL 7 MARZO A BOLOGNA ASSEMBLEA NAZIONALE SULL’EMERGENZA ABITATIVA
via Monterumici n. 36/10 – ore 10.00
Il Coordinamento nazionale AS.I.A./ RdB, considerando gravissimo quanto avvenuto a Bologna il 16 febbraio scorso, con lo sgombero di 20 nuclei in emergenza abitativa, organizzati con la rete Bologna Prende Casa e con l’AS.I.A./ RdB, i quali per necessità avevano occupato uno stabile pubblico da tempo inutilizzato, ritiene necessaria una risposta che non sia solo locale.
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Bologna 18 febbraio 2010
Livello57
Dopo quasi due giorni di resistenza sui tetti dello stabile di via del vivaio, occupate da famiglie e persone in gravi difficoltà, gli attivisti di Asia sono stati costretti a scendere dai tetti da un malore a uno dei ragazzi che rivendicavano il diritto a una casa anche in tempi in cui la crisi occupazionale, la cassa integrazione e i licenziamenti portano direttamente allo sfratto per morosità.
Tra un silenzio assordante di quasi la totalità delle forze politiche e sociali , Il comune e la pubblica amministrazione, troppo impegnatia a tutelare le proprie poltrone alle prossime elezioni, non dimostrano la minima volontà di assumersi le proprie responsabilità, di amministrare il territorio e le esigenze delle persone che lo vivono.
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giovedi 18 febbraio Bologna
Nuova occupazione in via San Vitale
Il movimento di lotta per la casa ha requisito in via San Vitale n.69 un ex studentato di proprietà comunale, 15 appartamenti con una capienza di 40-50 posti. Dopo l’occupazione di via del vivaio, dimostriamo ancora una volte come non si valorizzi il patrimonio pubblico rispetto all’emergenza abitativa dalla periferia al centro cittadino.
Oggi una nostra rappresentante avrà un incontro con il Prefetto, arrivato dopo la mobilitazione di via del Vivaio, ricordiamo che erano mesi che i movimenti di lotta per la casa avevano richiesto un incontro con le istituzioni per intervenire rispetto alle urgenze: sfratti e morosità.
Il movimento di lotta per la casa rilancia la mobilitazione locale e regionale: per il lavoro, il reddito, i diritti, per la casa popolare.
Associazione Inquilini e Assegnatari (AS.I.A.-RdB)
Bologna Prende Casa
comunicato stampa 17 febbraio Bologna
emergenza tetto via del vivaio
Dopo quasi due giorni di permanenza sui tetti dello stabile occupato dagli inquilini sfrattati, uno dei due attivisti ha avuto un malore. Come già precedentemente denunciato, le forze di polizia avevano deliberatamente chiuso l’accesso per l’uscita dai tetti e non c’era la presenza dei VdF.
Immediatamente gli inquilini in presidio permanente in via del vivaio hanno chiamato i VdF e l’autobulanza.
E’ scandaloso che sfrattati siano costretti a compiere simili atti di protesta, la loro richiesta unicamente è quella del diritto all’abitare, all’avere una casa dignitosa dove poter vivere con le loro famiglie. Le istituzioni e la politica si dovrebbero interrogare di come la crisi morda le fasce popolari anche sul nostro territorio. Inoltre rende evidente che oggi di fronte all’emergenza abitativa non ci sono state risposte ma inutili balbettii e menzogne da parte della politica e delle istituzioni.
Questi due iscritti ad ASIA stanno lottando per il diritto alla casa, e cosi come gli sfrattati di via del vivaio, hanno avuto unicamente risposte legate alla repressione, alla criminalizzazione della loro condizione sociale. Dobbiamo constatare che vi è stato un gratuito accanimento contro i nostri due attivisti, in quanto oltre a negargli qualsiasi possibilità di ricevere beni di prima necessità (coperte e medicinali) si è deliberatamente deciso di mandare via i VdF per tutta la notte e fino al malore che a colpito uno dei due attivisti.
Viviamo in un territorio dove la precarietà sociale è oggi montante e colpisce il lavoro cosi come la casa, abbiamo una politica che ha toccato il punto più basso investendo il comune e la regione, e un assetto istituzionale che più volte sollecitato di intervenire di fronte alle diverse emergenze della crisi si è voltato dall’altra parte o è stato semplicemente forte con i deboli e debole con i forti.
Il movimento di lotta per la casa non si arrende e continuerà la sua battaglia per rilanciare una edilizia residenziale pubblica e la generalizzazione del diritto all’abitare.
Associazione Inquilini e Assegnatari (ASIA-RdB)
Bologna Prende Casa
Comunicato stampa
E’ passata la prima notte del presidio permanente di via del vivaio. Malgrado il freddo, la determinazione degli inquilini resistenti continua. Sono ancora sui tetti i due attivisti di AS.I.A.-RdB.
La prosecuzione del presidio è dovuta alla totale assenza della politica. Il movimento di lotta per la casa si è dimostrato disposto all’apertura di un dialogo per discutere e condividere soluzioni concrete per l’emergenza abitativa. Fino ad ora a questa disponibilità si è risposto da parte del centro sinistra con menzogne e offese. Il titolo dell’assemblea che sabato si è tenuta nell’edificio occupato in via del vivaio: “emergenza casa: questione di ordine pubblico o di intervento pubblico?” ha anticipato le scelte del centro sinistra che governa la città e la regione.
Invitiamo quindi tutti coloro che sono solidali e vogliono confrontarsi sul tema a venire al presidio permanente. Il movimento di lotta per la casa deciderà nella prossime ore come proseguire nella mobilitazione.
Segnaliamo il gesto irresponsabile delle forze dell’ordine che hanno isolato i due attivisti sul tetto, chiudendo tutte le vie di accesso, senza mantenere un presidio dei vigili del fuoco e impedendo di portare dei generi di conforto sul tetto. A causa del silenzio e dell’immobilismo di amministrazioni e delle istituzioni, in questi ultimi mesi si sono avvicendate molte occupazioni di tetti portate avanti per difendere, il lavoro, il reddito, la casa e i diritti. Per fare scendere gli attivisti non è necessario minacciare la loro incolumità, ma è ben più utile aprire una trattativa sull’emergenza abitativa.
AS.I.A.-RdB
Bologna Prende Casa