La speculazione edilizia continua ad ingrassare le tasche di palazzinari, amministratori comunali, grandi e piccoli proprietari, banche, fondazioni e manager rampanti. Migliaia sono le persone iscritte nelle liste d’attesa per una casa popolare a prezzi umani, e intanto, nell’attesa, sono costrette a rivolgersi al mercato privato dagli affitti esorbitanti.
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Oggi giovedi 29 gennaio 2009 la Rete Bologna Prende Casa ha contestato e interrotto l’inaugurazione del festival “Urbania”, festival sull’edilizia e l’urbanistica che si terrà nei giorni 29-30-31 gennaio a Bologna.
Si è contestato l’idea di città progettata, costruita e diretta dall’alto, in mano ai politici, agli speculatori ai palazzinari.
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La speculazione e dilizia e le pressioni dei palazzinari sulle classi politiche che amministrano la città lasciano vuoti, abbandonati a se stessi, centinaia di appartamenti e stabili spesso costruiti con finanziamenti pubblici. inatnto migliaia di persone in lista d’attesa per una casa popolare soffrono il ricatto di affitti sempre più alti.
PER UN CENSIMENTO DAL BASSO: SEGNALACI APPARTAMENTI, STABILI, EDIFICI SFITTI E ABBANDONATI
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AS.I.A.-RdB e la rete Bologna Prende Casa questa mattina hanno occupato simbolicamente l’Ufficio Casa del Comune di Bologna, per trovare una soluzione in merito ad un ennesimo sgombero per morosità avvenuto ieri.
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Il 26 gennaio abbiamo assistito all’ennesimo sgombero. Una famiglia di migranti: lei operaia in una ditta artigiana e lui disoccupato ed invalido. Lo sgombero è avvenuto nello stabile di via Pontevecchio, già al centro dell’attenzione per una lunga vertenza tra gli inquilini e la proprietà, per le condizioni fatiscenti in cui verteva lo stabile.
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Bologna Prende Casa organizza dei banchetti in giro per la città per promuovere le liste di autoassegnazione della casa. In questi banchetti è possibile trovare i moduli da compilare per potersi iscrivere, e materiale informativo prodotto dalla rete di Bologna Prende Casa sull’Housing Sociale e sul diritto ad un’abitazione dignitosa.
I prossimi banchetti saranno:
– venerdi 30 gennaio: Lidl di via Stalingrado angolo via Serlio (dalle 17.30)
–venerdi 6 febbraio: Il Gigante di via Marco Polo (dalle 17.30)
I movimenti di lotta per la casa sono gli unici che in questi anni hanno portato avanti una lotta concreta e significativa nella città di Roma. Anche negli anni del riflusso politico e sociale, sono stati gli unici strumenti di lotta che hanno retto, le uniche organizzazioni che, di fronte al vuoto totale, hanno saputo mantenere ferma la direzione e continuare una battaglia sproporzionata fra le due parti in campo, a volte raggiungendo dei significativi risultati. Con l’elezione di Alemanno però le cose stanno cambiando, sia per la lotta per la casa, sia per l’immagine di Roma. Non che sotto Veltroni le cose andassero meglio, anzi si può dire che l’edificazione selvaggia delle nuove centralità è avvenuta proprio sotto le giunte di centrosinistra. Quel che fa paura è quello che potrà avvenire adesso.
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E’ vergognoso constatare che una suddetta componente della sinistra italiana, Sinistra Democratica, nella più totale difficoltà nel non compendere le problematiche sociali relative al problema abitativo e individuarne delle soluzioni concrete, si affidi alle proposte dei neofascisti di Casa Pound.
Da anni questi piccoli e insignificanti burocrati non hanno mosso un dito contro lo smantellamento sistematico del diritto all’abitare, essendone più volte coinvolti come responsabili ed esecutori.
Speculazione edilizia, svendita del patrimonio pubblico, privatizzazione degli istituti per la gestione delle case popolari, sgomberi forzati in aperta violazione del diritto umano, tagli ai fondi per la costruzione di immobili pubblici, repressione dei movimenti autorganizzati di lotta per la casa: di tutto ciò siete responsabili!
Vergogantevi, con i fascisti non si tratta!
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Dal 9 gennaio e per una intera settimana, moltissime case nel quartiere Portello saranno esposte all’ordine di sgombero. Si tratta di case abitate da precari, disoccupati, singoli, giovani coppie e famiglie con bambini. Dalla difesa di questi sfratti e di quelli che vi saranno in futuro nel resto della città, e dalla costituzione anche nella città di Padova dell’Agenzia Sociale per la Casa (ASC), riparte la mobilitazione perché vengano pensate, immaginate e realizzate politiche abitative concrete.
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L’ammontare dei mutui casa erogati in Italia e’ passato dai 51,2 miliardi del 2006 ai 47,4 nel 2007 (-9,2%). Il 54% e’ stato erogato a Nord.
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