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Archivio per la categoria ‘Iniziative Bologna Prende Casa’

1 fabbraio partecipate tutti/e

31 Gennaio 2011 Commenti chiusi

Domani 1 Febbraio presidio contro l’emergenza abitativa

Il 1 febbraio si terrà un presidio in piazza Maggiore alle ore 9:30 per rendere pubblica la condizione degli abitanti della Residenza Irnerio (via palla vicini) e per richiedere all’ amministrazione comunale l’apertura di un tavolo, richiesta già effettuata, a cui il Comune non ha dato risposta.

Associazione Inquilini e Assegnatari (ASIA-USB) Bologna

sfratti e presidi

31 Gennaio 2011 Commenti chiusi

Bologna lunedì 31 gennaio 2011

Sfrattata famiglia con bambini
Domani 1 Febbraio presidio contro l’emergenza abitativa

Oggi lunedì 31 gennaio l’ASIA e BolognaPrendeCasa ha organizzato due presidi in occasione di due sfratti per morosità.. Un presidio si è tenuto a San Lazzaro di Savena, dove una famiglia composta da madre e figlio minorenne,sostenuti da un solo stipendio, hanno ottenuto un rinvio. La proprietà , Canard spa, che chiedeva un affitto di 700 euro, aveva richiesto la forza pubblica per eseguire l’accesso. La presenza del sindacato ha permesso di ottenere un rinvio che ci auguriamo serva a mettere in campo una soluzione per la famiglia. Un altro presidio, organizzato insieme al Coordinamento Migranti di Castelmaggiore, si è tenuto a Bologna in viale Aldini, dove la famiglia composta da padre, madre, e due bambini di cui uno nato da una settimana è stata sfrattata dall’alloggio. La proprietà, sig.ra Valeria Del Vecchio, non ha accolto la richiesta della famiglia di rinviare lo sfratto di poche settimane, per permettere che venisse attivata la soluzione.
La situazione abitativa a Bologna è segnata da un’ emergenza crescente e da livelli di precarietà sempre più diffusi. A livello nazionale come a livello locale le politiche sono caratterizzate da un disinteresse verso le esigenze dei lavoratori e dei settori popolari e di contrasto da generosi regali e svendita di suolo ed edifici pubblici a grandi proprietari, agenzie immobiliari e speculatori.
Il Comune di Bologna vede un altissimo numero di sfratti per morosità, e il sistema di gestione dell’emergenza non è in grado di sostenere la richiesta.
Un esempio è la Residenza Sociale Temporanea Irnerio, situata in via Pallavicini. Struttura per immigrati con difficoltà abitative, nella quale si affittano posti letto a 195 euro al mese ma che non riesce a garantire degli standard abitativi degni di questo nome, come ad esempio a causa della cronica mancanza di riscaldamento e acqua calda. Inoltre sempre più ospiti a seguito della perdita del lavoro stanno rischiando di perdere l’alloggio.
Per questi motivi domani 1 febbraio si terrà un presidio in piazza Maggiore alle ore 9:30 per rendere pubblica la condizione degli abitanti della Residenza Irnerio e per richiedere all’ amministrazione comunale l’apertura di un tavolo, richiesta già effettuata, a cui il Comune non ha dato risposta.

Associazione Inquilini e Assegnatari (ASIA-USB) Bologna

no all’accorpamento, difendiamo il fioravanti

30 Gennaio 2011 Commenti chiusi

L’istituto professionale Fioravanti, per decisione della provincia, verrà chiuso e accorpato all’istituto tecnico Belluzzi già a partire dall’anno prossimo. Siamo contrari a questa operazione che rischia di complicare ulteriormente la situazione sia per chi studia e lavora al Fioravanti, sia per chi lo fa al Belluzzi.

Il Fioravanti è attualmente dislocato nel centro della città. Tale posizione rende il suo accesso molto più semplice per tutti quegli studenti che arrivando a Bologna dalla provincia, che non sono costretti ad effettuare diversi cambi dei mezzi per arrivare a scuola, cosa che si renderebbe necessaria in caso di accorpamento.

Ciò a cui stiamo assistendo è il tentativo di eliminare tutti gli istituti tecnici e professionali dal centro cittadino che invece di essere un luogo abitabile e accogliente per tutti, deve essere solo una vetrina della ricca Bologna. Si costruisce così una città per cittadini di serie A, e una città per cittadini di serie B.

Per realizzare questo progetto la Provincia non si preoccupa minimamente degli effetti che si possono avere sulla didattica. L’accorpamento rischia infatti di peggiorare l’offerta formativa di entrambe le scuole. Tralasciando il fatto che delle attuali sezioni del Fioravanti ne resteranno solo 1 o 2, gli studenti delle due scuole saranno costretti a dividersi i tempi e gli spazi degli già insufficienti laboratori del Belluzzi.

Il Fioravanti vive da anni una situazione di abbandono di cui sono colpevoli le amministrazioni provinciali. Noi studenti del Fioravanti non vogliamo subire le conseguenze di questi errori. Crediamo sia importante portare avanti la richiesta di non chiudere il Fioravanti e anzi, di aumentarne l’offerta formativa e la qualità del servizio.

I giochi non sono ancora fatti e quello che dobbiamo fare è unire le nostre voci e lottare, manifestare e protestare assieme affinché le nostre scuole non debbano essere sacrificate dalle politiche provinciali il cui unico obiettivo sul piano scolastico sembra quello di “salvaguardare” i bilanci e garantire i licei della “Bologna bene”, senza nessun interesse per professionali e tecnici. Lo stesso obiettivo che sta portando avanti la riforma Gelmini a livello nazionale.

Rivendichiamo davanti alle istituzioni scolastiche e provinciali:
– il diritto a proseguire gli studi nell’Istituto Fioravanti;
-il nostro diritto di costituirci in comitato contro l’accorpamento, a fare assemblee all’interno della scuola senza venire costantemente ostacolati;

COSTRUIAMO MOBILITAZIONI IN DIFESA DEL FIORAVANTI

PER UNA SCUOLA MIGLIORE PER TUTTI

NO ALL’ACCORPAMENTO, NO ALL’ESCLUSIONE

Comitato di difesa Fioravanti
Bologna Prende Casa

per la costruzione dello sciopero generale e generalizzato

25 Gennaio 2011 Commenti chiusi

Le fasce popolari stanno pagando la crisi economica, attraverso l’aumento della precarietà sociale, l’attacco ai diritti sul lavoro, la minaccia della disoccupazione, l’emergenza abitativa, lo smantellamento dei servizi pubblici e il restringimento degli spazi di democrazia..

Per far si che non siamo sempre noi a dover pagare la crisi, occorre generalizzare le forme di lotta. E’ necessario collegare le vertenza sui posti di lavoro alle lotte sul territorio.

Oggi viviamo la fine di una fase che a visto l’azzeramento dei diritti e delle garanzie nel mondo del lavoro, prima con un attacco contro i lavoratori meno tutelati e organizzati per arrivare oggi ai lavoratori del pubblico impiego e dell’industria.
Per questo dobbiamo contribuire alla costruzione nelle prossime settimane di uno sciopero generale e generalizzato, che si ponga concretamente il problema di dare risposte adeguate a tutti quei lavoratori, precari e flessibili, che oggi sono il vero settore di massa del mondo del lavoro.

Costruire uno sciopero generale e generalizzato vuol dire avere la capacità di organizzare il precariato sociale, partendo dal lavoro cosi come dal territorio, sia esso legato ai movimenti di lotta per la casa, i servizi, i giovani e i migranti.

Uno sciopero indipendente, che rompa con la concertazione di ieri e con la complicità di oggi, meccanismi che hanno reso corresponsabili CGIL-CISL-UIL di questa situazione di precarietà diffusa. Il mondo del sindacalismo di base e i movimenti x il diritto all’abitare stanno lavorando per la costruzione di un vero sciopero generale e generalizzato.

Generazione precaria in lotta
Per lo sciopero generale e generalizzato

Bologna Prende Casa

belluzzi e fioravanti

17 Gennaio 2011 Commenti chiusi

Belluzzi e Fioravanti…una sola lotta!!!!

Siamo gli studenti dell’ istituto professionale Fioravanti, istituto che, per decisione della Provincia, verrà chiuso e accorpato all’istituto tecnico Belluzzi già a partire dall’anno prossimo. Anche noi studenti del Fioravanti siamo contrari a questa operazione che rischia di complicare ulteriormente la situazione sia per chi studia e lavora al Fioravanti sia per chi lo fa al Belluzzi.
Il Fioravanti è attualmente dislocato nel centro della città. Tale posizione rende il suo accesso molto più semplice per tutti quegli studenti che arrivando a Bologna dalla provincia, non sono costretti ad effettuare diversi cambi dei mezzi per arrivare a scuola, cosa che si renderebbe necessaria in caso di accorpamento.
Ciò a cui stiamo assistendo è il tentativo di eliminare tutti gli istituti tecnici e professionali dal centro cittadino che invece di essere un luogo abitabile e accogliente per tutti, deve essere solo una vetrina della ricca Bologna. Per realizzare questo progetto la Provincia non si preoccupa minimamente degli effetti che si possono avere sulla didattica. L’accorpamento rischia infatti di peggiorare l’offerta formativa di entrambe le scuole. Tralasciando il fatto che delle attuali sezione del Fioravanti ne resteranno solo 1 o 2, gli studenti delle due scuole saranno costretti a dividersi i tempi e gli spazi degli già insufficienti laboratori del Belluzzi.
Il Fioravanti, scuola che negli anni passati si distingueva per la preparazione che era in grado di dare agli studenti, vive da anni una situazione di abbandono di cui sono colpevoli le amministrazioni provinciali. Noi studenti del Fioravanti non vogliamo subire le conseguenze di questi errori. Crediamo sia importante unire la nostra richiesta di non chiudere il Fioravanti e anzi, di aumentarne l’offerta formativa e la qualità con la giusta opposizione all’accorpamento che stanno portando avanti studenti, genitori e docenti dell’istituto Belluzzi giustamente preoccupati per un peggioramento qualitativo del servizio scolastico.
I giochi non sono ancora fatti e quello che dobbiamo fare è unire le nostre voci e lottare, manifestare e protestare assieme affinchè le nostre scuole non debbano essere sacrificate dalle politiche provinciali il cui unico obiettivo sul piano scolastico sembra quello di “salvaguardare” i bilanci e garantire i licei della “Bologna bene”, senza nessun interesse per professionali e tecnici.

Per una scuola migliore e di tutti
No all’accorpamento!

Comitato difesa Fioravanti
Bologna Prende Casa

Sfratto bloccato, 12 attivisti denunciati

14 Gennaio 2011 Commenti chiusi

14 gennaio 2011, Bologna

Oggi venerdì 14 gennaio l’ASIA e Bologna Prende Casa hanno organizzato un presidio per bloccare lo sfratto di una famiglia a San Lazzaro di Savena, Bologna. La famiglia, costituita da cinque persone sostenuta da un solo reddito (da tempo in cassaintegrazione) ormai da mesi non riusciva più a sostenere i 700 euro d’affitto che gli venivano chiesti. Il presidio con grande determinazione ha ottenuto il rinvio dello sfratto.
Ribadiamo la necessità di un blocco degli sfratti per morosità a livello nazionale per fermare l’emergenza abitativa che si sta creando, e che ormai da tempo ha investito anche la provincia di Bologna. Intervenire sull’emergenza vuol dire anche bloccare le svendite di territorio e immobili alla rendita, ai grandi proprietari immobiliari e destinare patrimonio a chi perde la casa e non può permettersi un affitto o un mutuo.

Al termine del presidio sono stati denunciati 12 attivisti, tra cui la coordinatrice regionale dell’Associazione Inquilini e Assegnatari per resistenza e interruzione di pubblico servizio. Questo succede grazie alle politiche abitative e sociali di una giunta di centro-sinistra, che ha rifiutato un confronto con l’associazione inquilini, e che addirittura ha negato il diritto del nucleo famigliare di conoscere le intenzioni dei servizi sociali in merito all’eventuali soluzioni abitative, che ha proposto di “deportare” il nucleo a Ravenna!
Respingiamo questa logica che vuole criminalizzare chi lotta per difendere la casa, il lavoro, la dignità, mentre si versano lacrime di coccodrillo quando la precarietà abitativa si tramuta in tragedia.

Associazione Inquilini e Assegnatari (ASIA-USB)

Contro la chiusura dell’Istituto Fioravanti

15 Dicembre 2010 Commenti chiusi

Gli studenti dell’istituto professionale Fioravanti denunciano la scelta dell’amministrazione provinciale di accorpare la scuola all’istituto tecnico Belluzzi di Casalecchio. Molti studenti infatti, arrivano al Fioravanti da zone periferiche e dai paesi limitrofi. Una razionalizzazione del sistema scolastico richiederebbe di moltiplicare le sedi per renderle meglio raggiungibili. Al contrario, si vuole chiudere una sede in zona centrale, rendendola oggetto dello sciacallaggio speculativo, per deportare tutti in una sede situata all’estrema periferia, che sarà difficilmente raggiungibile per la maggioranza degli alunni del Fioravanti.
Le scuole professionali e gli istituti tecnici non avranno più cittadinanza nel centro di Bologna? Siamo studenti di serie B?
Non vi è nelle priorità della provincia alcuna attenzione per la qualità dell’offerta formativa. Dopo anni di abbandono del Fioravanti, che soffre la carenza di materiali e spazi, si rischia di peggiorare ancor di più la situazione privando entrambe le scuole dei locali e del personale necessario al normale svolgimento delle attività scolastiche e di laboratorio.
Tutte le componenti del Belluzzi (lavoratori, studenti,famiglie) si sono già pronunciate contro l’accorpamento e ora gli studenti e i lavoratori del Fioravanti, traditi da anni di mala gestione sia della provincia e delle vecchie dirigenze d’istituto, fanno altrettanto.
Gli studenti e i lavoratori del Fioravanti non accettano di essere considerati di serie B, gli istituti tecnici e le professionali possono essere come i licei collocati nel centro storico, e per questo chiediamo che si potenzi l’attuale Fioravanti, aumentando e migliorando l’offerta formativa investendo sull’istituto e bloccandone la chiusura.

Comitato difesa Istituto Fioravanti
Bologna Prende Casa
USB-Scuola

http://bolognaprendecasa.noblogs.org/

Brutti sporchi e cattivi?

14 Dicembre 2010 Commenti chiusi

Si pensa che chi lavora e studia all’istituto Fioravanti sia brutto, sporco e cattivo. Non ci sono né brutti né sporchi ma sicuramente cattivi.

Siamo cattivi perché non vogliamo ancora una volta che siano le persone più deboli e con meno possibilità economiche a dover subire i processi di ristrutturazione scolastica e urbana.
Vogliono chiudere una scuola professionale in centro e spostarla in periferia, creando un grosso disagio a tutti gli studenti che vivono sparsi per tutta la provincia e mettendo a rischio decine di posti di lavoro, perché la città deve essere una vetrina e quindi le professionali non ci possono stare!
Il Fioravanti è una scuola già da diverso tempo abbandonata a se stessa, dove già i lavoratori della scuola denunciavano una situazione intollerabile sia sotto il profilo contrattuale sia sotto quello della formazione da dare agli studenti, i laboratori sono inservibili e manca materiale didattico.

Si vuole creare un centro cittadino solo per chi può permetterselo, dove in nome della speculazione e degli interessi dei soliti noti si ridisegna una città per ricchi. In queste settimane a Bologna l’amministrazione comunale e provinciale per fare cassa vuole svenderanno migliaia di metri quadri di patrimonio pubblico, dalle 10 ex caserme, alla maternità di via d’Azeglio. Gli speculatori le acquisteranno pagando 1 e ricavando 1000 trasformandole in alberghi e case di lusso.

Il diritto all’abitare vuol dire per noi difendere gli interessi popolari, contro chi ci vuole espellere dalle città, contro chi vuole creare scuole ghetto, contro chi ci vuole esclusi da tutto. Non vogliamo essere studenti, lavoratori e cittadini di serie B.

DIFENDERE LA SCUOLA FIORAVANTI
PER I LAVORATORI E GLI STUDENTI
PER IL DIRITTO ALL’ABITARE PER TUTTI/E

Bologna Prende Casa
USB-Scuola

Per info: bolognaprendecasa@autistici.org
http://bolognaprendecasa.noblogs.org/

video report manifestazione 11 dicembre

13 Dicembre 2010 Commenti chiusi

foto occupazione torre stazione di Bologna

10 Dicembre 2010 Commenti chiusi

occupazione della torre della stazione di bologna, due attivisti sopra la torre pronti a rimanere a dormire su.
Bologna Prende Casa