E’ una rete di iniziativa popolare, di lavoratori, precari, studenti, che non vuole rassegnarsi e che con rabbia, fantasia e determinazione non vuole pagare gli effetti della crisi. All’interno di Bologna Prende Casa convivono attivisti di Spazi Sociali e del sindacalismo di base. Dove le diverse esperienze trovano forme di sintesi attorno a progetti di intervento comune.
Il tentativo di Bologna Prende Casa è quello di riconquistare il territorio attraverso vertenze per spazi pubblici e per il diritto alla casa. Una idea di città non più basata sulla rendita e la speculazione immobiliare, ma per una idea dell’abitare fondata sull’esigenze popolari.
Riconquistare territorio vuol dire inoltre lottare per le garanzie sociali: per reddito/salario sociale, per un lavoro non precario e la difesa e il rilancio dei beni comuni (acqua, salute, istruzione, ecc..), con una idea di collettivo contrapposto all’idea di mercato.
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PRESIDIO PER IL BLOCCO DEGLI SFRATTI
SAN PIETRO IN CASALE
VENERDI 15 GENNAIO ORE 17.00 VIA G.MATTEOTTI DAVANTI AL COMUNE
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La rivolta degli immigrati a Rosarno (calabria)




come Watts…nel 1965…
MANIFESTAZIONE CONTRO LA CRISI
Non passa giorno senza nuovi annunci di licenziamenti, di messa in cassa
integrazione, di pesanti ristrutturazioni aziendali, di sfratti per
morosità, di restrizioni della democrazia.
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Bologna Prende Casa senza se e senza ma
Fino a poco tempo fa si pensava all’Emilia come a un’isola felice, dove esisteva un modello socio-economico capace di svilupparsi e di mantenere intatte finalità solidaristiche. Il modello emiliano, andato in crisi alla fine degli anni 80 ed esploso alla meta degli anni 2000, pur presentando contraddizioni, riusciva a sostenere le criticità. Oggi i processi di crisi e il disfacimento di quel modello portano il territorio bolognese ed emiliano a doversi confrontare con drammatiche situazioni, vissute solo immediatamente dopo la fine della II Guerra Mondiale. Il numero delle aziende in crisi è in rapido aumento, dal settore industriale a quello dei servizi. La crisi in atto ha portato nell’ultimo anno a una notevole contrazione dei salari. Il quadro già allarmante subirà un peggioramento nelle prossime settimane, a causa della fine degli ammortizzatori sociali. Questo aumenterà il precariato fino ad arrivare a vere e proprie sacche di disoccupazione strutturale, 60.000 a Bologna, fenomeno inedito in questa regione.
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venerdi 15 gennaio festa di autofinanziamento per i senzatetto del “rifugio notturno della solidarieta’”,con festa per bambini dalle ore 17 aperitivo e cena popolare musica dal vivo e divertentismo a base di musica trash selezionate da topo dj.

DISOCCUPATI – Crollo delle assunzioni: di oltre il 20 per cento rispetto al 2008 in provincia di Bologna, mentre il lavoro dipendente a tempo indeterminato è passato da un 26,29 per cento dell’anno scorso al 15,7 per cento degli avviamenti nei dodici mesi seguenti. La disoccupazione, a 47.918 unità a gennaio, è arrivata a 56.151 nel bolognese a settembre e si prevedono i 60.000 per la fine dell’anno.
Da il corriere della sera Bologna 29 dicembre 2009
Sgomberato dalla polizia un nucleo di dieci romeni da uno stabile in via Larga 35. Una donna è stata arrestata.
29 dicembre 2009 – 17:01
Nella giornata di ieri è stato sgomberato uno stabile in via Larga 35. L’edificio era stato occupato da una decina di persone di nazionalità romena che vi avevano trovato riparo dal freddo intenso delle ultime giornate. Tra gli occupanti c’erano anche due minori, una quindicenne ed una bimba di appena 16 mesi, che verranno prese in carico dai servizi sociali. Per quanto riguarda le altre persone sono state tutte denunciate mentre una di esse, una donna, è stata arrestata poichè già sottoposta ad un provvedimento di custodia. Lo sgombero è avvenuto su richiesta della proprietà.
da ZIC.IT

Boicotta i prodotti israeliani!
Mercoledì 30 dicembre ore 17.00
davanti al supermercato Pam di via RivaReno via Marconi, Bologna
http://comitatopalestinabologna.blogspot.com/
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