per la costruzione dello sciopero generale e generalizzato
Le fasce popolari stanno pagando la crisi economica, attraverso l’aumento della precarietà sociale, l’attacco ai diritti sul lavoro, la minaccia della disoccupazione, l’emergenza abitativa, lo smantellamento dei servizi pubblici e il restringimento degli spazi di democrazia..
Per far si che non siamo sempre noi a dover pagare la crisi, occorre generalizzare le forme di lotta. E’ necessario collegare le vertenza sui posti di lavoro alle lotte sul territorio.
Oggi viviamo la fine di una fase che a visto l’azzeramento dei diritti e delle garanzie nel mondo del lavoro, prima con un attacco contro i lavoratori meno tutelati e organizzati per arrivare oggi ai lavoratori del pubblico impiego e dell’industria.
Per questo dobbiamo contribuire alla costruzione nelle prossime settimane di uno sciopero generale e generalizzato, che si ponga concretamente il problema di dare risposte adeguate a tutti quei lavoratori, precari e flessibili, che oggi sono il vero settore di massa del mondo del lavoro.
Costruire uno sciopero generale e generalizzato vuol dire avere la capacità di organizzare il precariato sociale, partendo dal lavoro cosi come dal territorio, sia esso legato ai movimenti di lotta per la casa, i servizi, i giovani e i migranti.
Uno sciopero indipendente, che rompa con la concertazione di ieri e con la complicità di oggi, meccanismi che hanno reso corresponsabili CGIL-CISL-UIL di questa situazione di precarietà diffusa. Il mondo del sindacalismo di base e i movimenti x il diritto all’abitare stanno lavorando per la costruzione di un vero sciopero generale e generalizzato.
Generazione precaria in lotta
Per lo sciopero generale e generalizzato
Bologna Prende Casa