adesione corteo 10 luglio
Bologna Prende Casa aderisce al corteo del 10 luglio ore 19.00 piazza verdi
contro repressione, precarietà e rendità
conquistare diritti e reddito, liberare spazi
Bologna prende casa
Bologna Prende Casa aderisce al corteo del 10 luglio ore 19.00 piazza verdi
contro repressione, precarietà e rendità
conquistare diritti e reddito, liberare spazi
Bologna prende casa
Livello 57: “Siamo tutti colpevoli”
All’interno dello spazio autogestito Livello 57 c’è stato un percorso d’avanguardia sulla riduzione del danno dalle sostanze proibite, una visione che ‘solo’ 13 anni fa (1993) divenne un’esperienza riconosciuta e ripresa da istituzioni locali, nazionali e internazionali ;
Quest’esperienza nacque come risposta a quello che ancora da molti viene malamente definito ‘il problema della droga’ e che si riferisce all’uso e abuso di sostanze proibite dalla legge.
Questa mattina è scattata una operazione nazionale di arresto collettivo per almeno 21 attivisti del movimento universitario e anti G8, una operazione a carattere nazionale (Torino, Padova, Bologna e Napoli) che ha l’evidente obiettivo di criminalizzare le iniziative ed i partecipanti alle scadenze di lotta in corso a partire dal prossimo G8 dell’Aquila.
Le accuse sono riferite alla manifestazione di Torino svoltasi a Maggio durante il G8 “University Summit” dello scorso 19 maggio.
Non è solo una gravissima e “spettacolare” provocazione ad uso e consumo dell’inaugurazione del G8 ma anche l’ennesima conferma di un “allarme democrazia”: di fronte alla crisi sociale ed economica, che si aggrava di settimana in settimana, il Governo ritiene prioritario operare per contrastare ogni situazione e realtà di lotta e di movimento, limitare libertà democratiche, civili e sindacali (dal divieto di manifestare alle nuove norme contro gli scioperi).
Esprimiamo la nostra solidarietà agli arrestati e invitiamo i lavoratori alla massima vigilanza per la difesa degli spazi concreti di libertà, di dissenso e di conflitto nel nostro paese.
Bologna 6 luglio 2009
Confederazione Unitaria di Base Bologna
AS.I.A.-RdB Bologna
Comunicato stampa 2/7/2009 Bologna
Rinviato all’8 ottobre lo sfratto per morosità di via Tagliamento n.8
Attivisti e inquilini dell’ASIA e di Bologna Prende Casa hanno bloccato oggi lo sfratto di via Tagliamento 8, ottenendo un rinvio all’8 ottobre. L’ufficiale giudiziario,seguito dalla polizia in borghese, molto contrariato per la presenza del picchetto ha dovuto rinviare lo sfratto, dando una proroga per l’8 ottobre. ASIA aspetta ora la conferma del rinvio ufficiale, che verrà inviata alla famiglia di inquilini sotto sfratto.
Gli inquilini di via Tagliamento, una famiglia di lavoratori, disoccupato lui e precaria lei, con un figlio piccolo con problemi fisici certificati, sono una delle tante situazioni che dimostranol’emergenza abitativa anche sul nostro territorio.
AS.I.A. rilancerà la pratica dei picchetti contro gli sfratti, fintanto che non si avvierà un reale blocco degli sfratti per morosità e un rilancio dell’edilizia popolare pubblica. L’emergenza abitativa è un effetto della crisi, una crisi che non deve essere fatta pagare alle fasce popolari.
Per ASIA-RdB
Lidia Triossi
Associazione Inquilini e Assegnatari – RdB
Via Monterumici, 36/10 Bologna tel:051389524 – 051 385932-fax: 051 310346 e-mail: info@bologna.asia.rdbcub.it sito: www.asia.rdbcub.it
Chi sono gli usurai?
diminuiscono i salari aumentano gli affitti
Anche il comparto industriale di Bologna è investito dalla crisi economica, sono ormai centinaia gli stabilimenti che mettono in cassa integrazione o licenziano.
Oggi diventa sempre più difficile pagare un affitto o il mutuo, mentre diminuiscono le case popolari.
Esistono moderni usurai, che speculano sul problema casa: i palazzinari, i grandi costruttori edili, le banche, le finanziarie e gli imprenditori. Anche a Bologna si specula sugli immobili e sui terreni edificabili a danno dei lavoratori. Esistono inoltre migliaia di appartamenti sfitti (privati e pubblici).
Governo e amministrazioni locali (comunale e regionale) non hanno nessuna intenzione di costruire nuove case popolari, anzi si svende agli speculatori quello che rimane dl patrimonio pubblico.
Perché questa crisi non venga fatta pagare alle fasce popolari, i lavoratori, i precari, i cassaintegrati, hanno bisogno di diritti sociali, e la casa è uno di questi.
LA REGIONE NON HA RAGIONE
Ottima la riuscita del presidio di ieri, sotto la sede della Regione, che ha visto la partecipazione di delegati ed attivisti dei vari i settori dal pubblico al privato, dalla scuola alle cooperative, dai trasporti agli alberghi, con una qualificata e visibile presenza del movimento di lotta per la casa.
Una manifestazione, promossa e partecipata non solo dal Patto di Base (CUB-COBAS-SdL), ma anche da realtà di lotta e di movimento come il Laboratorio Crash e Lazzaretto e
da Bologna Prende Casa che, insieme ad ASIA/RdB, hanno animato una tendopoli sull’emergenza casa. Una partecipazione colorata e rumorosa, quindi, e proprio sotto le finestre del Consiglio Regionale convocato per discutere e votare il “piano casa”.
Un primo risultato, non scontato, è stato l’incontro tra la nostra delegazione con l’Assessore regionale, Gian Carlo Muzzarelli, incaricato dalla Giunta: un incontro durato circa un’ora, al quale abbiamo posto i punti della piattaforma anticrisi a partire dalla necessità di andare l’oltre l’accordo sugli “ammortizzatori sociali in deroga” siglato con CGIL-CISL-UIL-UGL, e di avviare anche nella nostra regione l’istituzione di una legge sul reddito minimo sociale, di avviare una politica di contrasto alle privatizzazioni ed alla precarizzazione.
Abbiamo, inoltre, sottolineato e contestato la pratica dell’esclusione del sindacalismo di base dalle trattative e confronti a livello regionale, mentre la stessa Giunta firma accordi anche con sindacati, molto meno rappresentativi, come la UGL.
Al termine dell’incontro l’assessore si è impegnato formalmente a porre la questione delle relazioni sindacali in sede di Giunta regionale per un rapida ed urgente risposta nei prossimi giorni.
A seguire una delegazione di manifestanti ha incontrato la Presidente dell’Assemblea Regionale dell’Emilia Romagna, Monica Donini, che si è impegnata per ampliare il livello di partecipazione confronto delle parti sociali anche per il sindacalismo di base, a partire dai temi, calendarizzati nei prossimi lavori della Regione, del welfare, delle politiche del lavoro e della casa, anche tramite l’intervento delle commissioni regionali.
Questo presidio, come era nelle intenzioni dei promotori, rappresenta l’apertura di una vertenzialità regionale e l’avvio della mobilitazione che porterà, nei prossimi mesi, all’indizione di nuove iniziative di lotta e all’indizione dello sciopero generale nazionale.
Bologna 1 luglio 2009
CUB Emilia Romagna
Piazza Aldo Moro – (BO) 30 giugno dalle ore 15.00
Presidio presso la sede della regione Emilia Romagna
Il governo Berlusconi, in totale assenza di opposizione ed in sostanziale continuità con quanto prodotto da Prodi, ha deciso di sostenere senza riserve le pretese di Confindustria e sta pesantemente attaccando i diritti e i salari dei lavoratori e delle famiglie, ma anche sul territorio si avviano politiche tese a scaricare la crisi sulle fasce popolari. E’ per questo che diventa necessario contrastare il progetto “in salsa” regionale di gestione della crisi a favore delle imprese e dei gruppi finanziari, a discapito delle lavoratrici e lavoratori, dei servizi pubblici e dello sviluppo sociale.
Nel nostro territorio, come nel resto del paese, la Giunta regionale e gli altri governi locali impostano la “ripresa” su grandi opere strategiche (che sono strategiche solo per i grandi costruttori), sulla privatizzazione dei servizi pubblici, sul finanziamento delle ristrutturazioni delle imprese.
I governi regionali attraverso le politiche federaliste assumono importanza nella gestione e programmazione economica, sociale e produttiva E’ necessario avviare una mobilitazione che parta direttamente da piano regionale con vertenze e obiettivi chiari ed ambiziosi che rappresenti concretamente nei luoghi di lavoro e sul territorio una PIATTAFORMA ANTICRISI a favore di salariati, disoccupati, pensionati, giovani, settori popolari. Noi la crisi non la paghiamo! è stato il collante dei movimenti che, nel deserto istituzionale, soli, hanno saputo individuare ed a volte contrastare l’attacco portato avanti. È necessario però che i movimenti sappiano mettere in relazione le diverse facce dell’attuale precarietà sociale. Per questo invitiamo a sottoscrivere questo appello e a partecipare al presidio: i precari che tentano disperatamente di arrivare a fine mese, gli operai che rischiano quotidianamente la cassa integrazione, i lavoratori migranti oggetto dello sfruttamento più selvaggio e vittime degli impulsi razzisti, gli inquilini schiacciati dalla rendita e tutti coloro che questa crisi la subiscono.
Patto di base (CUB-COBAS-SdL), VAG61, Laboratorio Crash, Lazzaretto, Bologna Prende Casa
Comunicato stampa 23 giugno Bologna
L’occupazione di via Algardi 16
L’occupazione dello stabile privato di via Algardi 16, è per ASIA-RdB, liberare edifici dalla rendità. L’edificio in questione era sfitto da almeno 10 anni (tranne due appartamenti), e lasciato in uno stato di degrado. Il proprietario ha diversi appartamenti, 18 in tutta Bologna, di cui altri vuoti.
Gli inquilini che hanno occupato lo stabile, sono 8 famiglie e un gruppo di giovani. Le famiglie sono spesso composte da cassaintegrati, lavoratori dell’industria bolognese, che hanno subito sfratti per morosità. Ci sono più di venti bambini di età compresa tra i 30 giorni e i 7 anni. Inoltre ci sono disoccupati e precari.
L’AS.I.A.-RdB ha chiesto un incontro con la Prefettura, il Comune e il Quartiere, in merito all’occupazione di via Algardi. Stiamo cercando di aprire un tavolo di trattativa, sullo stabile in sé, e sulle misure generali che non costringano gli inquilini a dover occupare edifici per avere un tetto, ossia una nuova edilizia popolare pubblica.
Ringraziamo i numerosi cittadini della Bolognina e direttamente di via Algardi che ci hanno portato una solidarietà attiva. Per tutti era uno scandalo che un palazzo come quello di via Algardi 16 venisse praticamente abbandonato. Cosa che oggi, in un periodo di crisi economica, brucia ancora di più. Stiamo organizzando una petizione popolare per testimoniare direttamente alla città la solidarietà che già ci hanno dimostrato numerosi cittadini del quartiere, e per spiegare le ragioni che hanno portato precari, cassaintegrati, disoccupati a occupare una palazzina.
Ricordiamo inoltre, a tutto il mondo della politica, che chi si scandalizza, e chiama all’uso della forza contro questi precari, cassaintegrati e disoccupati, richiedendo lo sgombero dell’edificio, e attaccando il nostro sindacato della casa, difende unicamente una proprietà che lasciava abbandonato un edificio e questo pensiamo sia davvero lo scandalo di via Algardi 16.
Inoltre non trovare una soluzione di fronte al problema dell’emergenza abitativa e di conseguenza all’insicurezza economica e sociale crea necessariamente questo tipo di azioni.
Liberare spazi dalla rendità e contro la speculazione immobiliare è oggi una necessità e un modo per far si che non siano i settori popolari gli unici a subire la crisi.
Associazione Inquilini Assegnatari (ASIA-RdB) Bologna
ASIA-RdB Via Monterumici, 36/10 Bologna tel:051389524 – 051 385932-fax: 051 310346 info@bologna.asia.rdbcub.it http://asia.rdbcub.it/ cell: 3407106022 cell: 3887441894
Picchetto anti-sfratto in via pontevecchio 22 giugno
Il Picchetto degli inquilini dell’ASIA-RdB è riuscito a bloccare lo sfratto di via Pontevecchio 74,ottenendo il rinvio per un mese.
Questo rinvio dimostra che la mobilitazione paga. La lotta per il diritto alla casa è possibile e necessaria anche a Bologna, di fronte ad una emergenza abitativa sempre più stringente. Il picchetto difendeva una famiglia di lavoratori composta da un nucleo famigliare di 4 persone (con due bambini piccoli). La partecipazione di diversi inquilini e sfrattati di ASIA-RdB ha fatto si che gli ufficiali giudiziari e le forze dell’ordine desistessero dall’esecuzione.
Questa è l’ennesima famiglia colpita dall’ordinanza di sfratto per morosità negli stabili di via Pontevecchio, in mano ad una proprietà che per diverso tempo ha lasciato lo stabile in precarie condizioni abitative, e con una amministrazione troppo spesso latitante di fronte a questo ennesimo sopruso del diritto alla casa.
ASIA-RdB rilancia la mobilitazione contro gli sfratti, per liberare edifici dalla rendita e per una nuova edilizia popolare pubblica partecipando il giorno 30 giugno al presidio davanti alla Regione Emilia Romagna indetto dal Patto di Base (CUB-Cobas-SdL).
Associazione Inquilini Assegnatari (ASIA-RdB) Bologna
ASIA-RdB Via Monterumici, 36/10 Bologna
tel:051389524 – 051 385932-fax: 051 310346
email: info@bologna.asia.rdbcub.it
http://asia.rdbcub.it/
asia-rdb di bologna indice un presidio anti-sfratto in via pontevecchio n.74 Bologna dalle ore 8.00 il 22 giugno, invitiamo tutti a partecipare
Associazione Inquilini Assegnatari (ASIA-RdB)- Bologna