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Archivio per la categoria ‘Iniziative Bologna Prende Casa’

emergenza abitativa e democrazia sindacale

15 Novembre 2010 Commenti chiusi

Comunicato stampa
15 novembre 2010

Aumentano gli affitti in casa popolare con la complicità della Provincia.

Dopo aver dichiarato l’intenzione di aumentare gli affitti in casa popolare, questo commissariamento fa passi avanti convocando il tavolo provinciale, luogo deputato alla decisione definitiva.

Si sono svolti già due tavoli nel più completo silenzio e con l’esclusione dell’associazione sindacale che aveva già pubblicamente dichiarato la propria contrarietà, AS.I.A.-USB. Dopo aver chiesto, la scorsa settimana, ragione di tale esclusione, dal momento che si tratta di un’organizzazione sindacale riconosciuta anche da un protocollo di relazioni sindacali siglato con il comune di Bologna l’assessore competente, ovvero il vicepresidente Giacomo Venturi, dichiara verbalmente che il problema è di natura tecnica e che sarebbe arrivata una convocazione per il prossimo imminente tavolo. Questa dichiarazione oggi viene smentita, la motivazione riporta testualmente:“vista l’attuale fase sostanzialmente conclusiva del percorso inerente alcuni provvedimenti in materia di politiche abitative”. Quindi si dimostra che il percorso è già a buon punto e le decisioni sono state prese:gli aumenti si faranno! L’AS.I.A.-USB ha già raccolto e continua a raccogliere centinaia di firme tra gli assegnatari per dire no all’aumento dell’affitto e a organizzare riunioni nei diversi quartieri.

L’esclusione dell’AS.I.A.-USB è una gravissima violazione della democrazia sindacale, è il tentativo di esclusione di chi difende i diritti degli assegnatari, degli inquilini e dei cittadini tutti. Questi stessi tentativi di esclusione sono portati avanti anche dal Commissario Prefettizio di Bologna nei confronti della nostra confederazione sindacale l’USB, per fare i tagli al welfare senza disturbi al manovratore….

L’amministrazione provinciale, di centro sinistra, ha deciso quindi di escludere in partenza ogni voce critica. Nello specifico la nostra organizzazione, una delle poche che sul territorio in questi mesi ha denunciato l’emergenza abitativa, l’immobilismo e le responsabilità delle amministrazioni, difendendo concretamente il diritto alla casa. Non accetteremo quindi più lezioni di legalità da chi è nell’illegalità.

Per ASIA-USB
Lidia Triossi

Associazione Inquilini e Assegnatari (ASIA-USB)
bologna.asia@usb.it
cell 3407106022

foto spezzone BolognaPrendeCasa e USB 13 novembre

14 Novembre 2010 Commenti chiusi

Iniziative dell’ASIA-USB per le case popolari

12 Novembre 2010 Commenti chiusi

12 novembre Bologna

L’Associazione Inquilini e Assegnati (ASIA-USB)ha promosso una raccolta firme tra gli assegnatari ERP contro gli aumenti dell’affitto nella case popolari. Invece di tutelare l’edilizia residenziale pubblica, soprattutto in un momento come questo in cui l’emergenza abitativa ha investito la città di Bologna, l’amministrazione locale e provinciale diventano parte del problema e non possibile soluzione, facendo pagare ancora una volta alle fasce popolari i costi della crisi. E’ ora che di mettere al centro gli interessi comuni, a scapito della rendita e degli speculatori.

L’ASIA organizza nei prossimi giorni banchetti informativi, i primi appuntamenti sono:

13 novembre dalle ore 8.00
Al mercato di via Albani, Quartiere Navile

14 novembre dalle ore 8.00
Al mercato di piazza Giovanni XXIII, Quartiere Barca

Per l’ASIA-USB
Lidia Triossi

Cell: 3407106022
bologna.asia@usb.it

x il 13 novembre

12 Novembre 2010 Commenti chiusi

Bologna Prende Casa aderisce assieme all’USB alla manifestazione per i diritti dei migranti, organizzando uno spezzone unitario, aperto dallo striscione NO AL NUOVO PATTO SOCIALE di cgil-cisl-uil e mercagaglia SI AL PERMESSO DI SOGGIORNO

SABATO 13 NOVEMBRE
TUTTI ALLE ORE 14.00
IN PIAZZA XX SETTEMBRE BOLOGNA

bologna prende casa
http://bolognaprendecasa.noblogs.org/

presidio 16 novembre-Bologna

10 Novembre 2010 Commenti chiusi


BOLOGNA NON E’ IN SALDO
NO ALLA SVENDITA DELLE EX CASERME

L’amministrazione per fare cassa vuole svendere 10 ex caserme. Gli speculatori le acquisteranno pagando 1 e ricavanco1000 trasformandole in alberghi e case di lusso.
Questo è l’ennesimo furto alla collettività presentato come unica alternativa ad un bilancio comunale che distrugge il welfare cittadino.
Bologna ha bisogno di case popolari, centri anziani e giovanili, spazi per le associazioni e verde.
Queste aree sono patrimonio pubblico e tali devono rimanere!

PRESIDIO

MARTEDI 16 NOVEMBRE ORE 17.30
DAVANTI AI LOCALI EX BIRRERIA CASERMA MAMELI
Piazza di Porta San Felice angolo Viale Vicini

BOLOGNA PRENDE CASA
ASIA-USB

http://bolognaprendecasa.noblogs.org/

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Per la campagna cittadina welfare in comune
http://welfareincomune.blogspot.com/

foto presidio 8 novembre

9 Novembre 2010 Commenti chiusi


tutti/e al presidio del 8 novembre

8 Novembre 2010 Commenti chiusi

partecipiamo tutti/e al presidio alle ore 18.00 oggi 8 novembre in piazza nettuno in solidarietà con la lotta dei migranti di brescia

Bologna Prende Casa
ASIA-USB

assemblea sulle case popolari a Bologna

22 Ottobre 2010 Commenti chiusi

NO ALL’AUMENTO DEGLI AFFITTI

Il comune vuole aumentare gli affitti delle case popolari, per tutte le fasce di reddito.

È l’ennesimo tentativo di far pagare ai lavoratori, ai disoccupati e ai pensionati le conseguenze della crisi. L’AS.I.A. si batte per la difesa del reddito e del patrimonio pubblico. Difendere gli inquilini delle case popolari vuol dire per noi: riduzione degli affitti e delle spese accessorie, ristrutturazioni per migliorare le condizioni di stabili e alloggi, no agli interventi che fanno salire le spese (come l’installazione dei boiler elettrici).

ORGANIZZATI CONTRO L’AUMENTO DELL’AFFITTO
DIFENDI IL TUO SALARIO, LA TUA PENSIONE

ASSEMBLEA PER GLI INQUILINI
DELLE CASE POPOLARI

Giovedi 28 ottobre ore 18.00

Sala Consiliare Livatino, Via Battindarno 127
Quartiere Reno, Bologna

Associazione Inquilini e Assegnatari (ASIA-USB)
bologna.asia@usb.it

http://asia.usb.it/

IN MERITO ALLA VENDITA’ DELLE AREE MILITARI

15 Ottobre 2010 Commenti chiusi

Bologna 15 ottobre 2010

Il gioco delle tre carte
Vendiamo, licenziamo, tagliamo

I dati che testimoniano la conclamazione della crisi economica sono ormai a conoscenza di chiunque: la chiusura delle aziende, il numero in costante aumento dei cassintegrati, dei disoccupati degli sfrattati, degli insolventi, fenomeni inediti per la nostra regione. Se è vero che la crisi esiste, ed esiste per tutti, questo non significa che tutti ne siano responsabili né che tutti debbano fare dei sacrifici per uscirne.
Chi in questi anni ha manovrato, investito, speculato sul piano economico è causa dell’impoverimento di tutti. Paradossalmente i responsabili di questa crisi sono i soggetti tutelati dalle politiche delle amministrazioni locali, regionali e nazionali.
Quando si tratta di allestire piani anti-crisi per la fasce popolari i programmi e gli investimenti sono sempre minimi, quando si tratta di salvaguardare la rendita ci si adopera alacremente per reperire sempre nuove soluzioni speculative, che arricchiscono i soliti noti.

Di fronte ai previsti 20 milioni di euro di tagli, che distruggono la stato sociale così come lo abbiamo conosciuto a Bologna, l’amministrazione locale, con un numero da prestigiatore, svende terreni ai privati. Ci riferiamo all’accordo siglato da questa amministrazione in via straordinaria con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e Agenzia del Demanio il 7 ottobre 2010, per la vendita di dieci delle diciannove aree militari collocate sul territorio bolognese che tornano di proprietà dell’amministrazione locale. Si tratta delle seguenti aree: locali ex Direzione Lavori in via Triumvirato, i Compendi di Monte Paderno e di via del Terrapieno, ex Infermeria Quadrupedi in via di Barbiano, ex Polveriera Val d’Aposa via Roncrio, locali ex Birreria della caserma Mameli a Porta San Felice, ex caserma Masini via Santo Stefano, ex teatro della caserma Minghetti in via Castelfidardo, ex postazione CPB San Pancrazio a Borgo Panigale, Caserma Sani in via Ferrarese, per un totale di 150.000 mq di superficie territoriale.

L’accordo prevede che il 15% del prezzo di vendita entri nelle casse del Comune con cui si conta di ricavare tra gli 8 e i 10 milioni di euro. La missione del commissario Cancellieri è stata presentata come salvifica per un bilancio di lacrime e sangue, è invece solo un altro gioco di prestigio da quattro soldi che nasconde un furto alla collettività. Queste aree, già destinate alle forze armate, sono un patrimonio finanziato dalle tasche dei contribuenti e come tali è a questi che appartengono. Invece il progetto su queste aree è una vendita semplicemente al miglior offerente che riuscirà a ricavare guadagni attraverso un processo di valorizzazione che prevede strutture come alberghi di lusso, poli commerciali, residenziale a 4000 euro al m2, evidente quindi il vantaggio per la collettività!!!!

Ancora una volta questa amministrazione non si smentisce e dopo aver criminalizzato chi lotta per il diritto all’abitare, risponde con altra speculazione alle esigenze di reddito, casa e welfare, tentando di metterle una contro le altre. Reperire fondi dalla vendita del patrimonio pubblico non è una soluzione accettabile per risolvere il problema del reddito e del welfare, si finge di dare, quando in realtà si prende dalle stesse tasche. Con un meccanismo che fa si che si renda uno, dopo aver regalato alla rendita, 100 volte di più.
L’abitare come diritto collettivo non può essere slegato dal reddito e dal welfare e viceversa.

Per questo il movimento per il diritto all’abitare darà il suo contributo e sostegno alle lotte dei lavoratori e dei cittadini contro i tagli al welfare e per la costruzione di un nuovo patto sociale che valorizzi il bene comune contro gli interessi privati

Bologna Prende Casa
Associazione Inquilini e Assegnatari (ASIA-USB)

http://bolognaprendecasa.noblogs.org/
http://asia.usb.it/

sfratto bolognina

7 Ottobre 2010 Commenti chiusi

Bologna, 7 ottobre 2010

Si è concluso, verso mezzogiorno, partito questa mattina alle 8, l’ennesimo pichetto anti-sfratto degli inquilini resistenti, organizzato in via crespi (quartiere bolognina), riusciendo ad ottenere il rinvio per lo sfratto esecutivo, che colpiva l’ennesima famiglia di operai in cassa integrazione. Ancora una volta forze dell’ordine per rimarcare come si tratta l’emergenza abitativa, ma la solidarietà tra lavoratori, cassa-integrati, precari e studenti nel non voler pagare i costi della crisi, ha fatto si che anocra una volta si riuscisse a fermare lo sgombero.
Solo la mobilitazione paga!
Per il diritto all’abitare per tutti/e

ASIA-USB
Bologna Prende Casa

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http://bolognaprendecasa.noblogs.org/