No alla privatizzazione delle aree pubbliche
NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELLE AREE PUBBLICHE
Leggiamo l’elenco dei bisogni di Bologna
Sabato 4 dicembre ore 11.00
Conferenza stampa di fronte alla Caserma Masini,
piazza del Baraccano Bologna
Se c’è la crisi, e la crisi c’è, le amministrazioni non possono essere ostaggio di possibili monetizzazioni dell’uso delle aree pubbliche o facilitare a dismisura le procedure edilizie in cambio di contributi straordinari. Il timone ci sembra ancora saldamente nelle mani di chi ha creato le condizioni di profonda crisi in cui ci troviamo, dove diritti e interessi sociali scompaiono, mentre avanzano alleanze che rischiano di rafforzare la rendita e i profitti legati alla speculazione edilizia. Chi evoca, manifestando congiuntamente ai costruttori, come per la manifestazione nazionale dell’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) del 1 dicembre, chi evoca un nuovo “patto sociale” rischia di divenire complice di ciò che sta per avvenire collaborando alla sopravvivenza dei profitti di pochi ed allo stesso tempo alla caduta libera dei redditi, delle garanzie e dei diritti di tutti.
E’ per questo che invitiamo tutti i cittadini e i mezzi di comunicazione ad ascoltare le ragioni di chi lotta per il diritto alla casa e vuole coniugare questo diritto alla difesa dei beni comuni e del territorio.
Bologna Prende Casa
i veri furbi
Comunicato stampa
26 novembre 2010 Bologna
In merito agli aumenti degli affitti
Ogni giorno una parte del welfare viene attaccata, oggi è il turno degli affitti delle case popolari.
Il tavolo provinciale ha infatti oggi deciso aumenti per tutte le fasce di reddito. Si parla di una incidenza sul reddito che arriva al 18%, percentuale sicuramente troppo alta per chi vive dentro le case popolari. Si continuano a giustificare questi aumenti in previsione di una migliore gestione del patrimonio, affiancati da maggiori controlli sui redditi per stanare i “furbi”. Nel primo caso troviamo inaccettabile che si vogliano trovare fondi andando a prenderli da chi già vive in casa popolare, continuando a prendere da chi non ha, mentre si favorisce la rendita, la speculazione, grazie ad una politica fiscale che favorisce gli alti redditi a scapito di quelli bassi. Nel secondo caso la cosiddetta campagna contro i furbi vuole semplicemente nascondere la cronica mancanza di case popolari di fronte ad una vertiginosa richiesta, come dimostra l’aumento di 1000 domande ogni sei mesi, nella graduatoria per l’ERP. Si vuole scaricare la colpa su altri, alimentando una guerra tra poveri, dove gli unici veri responsabili sono le amministrazioni, a tutti i livelli, i veri “furbi” sono loro.
Tutte queste manovre sono state eseguite senza intoppi, non rispettando la democrazia sindacale, non chiamando le organizzazioni sindacali non accondiscendenti, come l’AS.I.A.-USB.
L’emergenza abitativa è una drammatica realtà per la città di Bologna e per la sua provincia, per la quale le amministrazioni locali non hanno avuto né la capacita né la volontà di provare a dare risposte concrete al problema. Hanno invece trattando di volta in volta questa emergenza come un problema di ordine pubblico o di marginalità. Questa decisione di aumentare gli affitti non risolverà un problema ma ne creerà molti altri. Gli inquilini e gli assegnatari parteciperanno quindi alla manifestazione indetta dalla campagna welfare in comune l’11 dicembre a Bologna per riaffermare il diritto alla casa per tutti.
Per l’AS.I.A.-USB
Lidia Triossi
welfare in comune
video campagna welfare in comune
Contro-informazione del BPC
Prosegue il piano di svendita delle aree delle ex caserme, si sono palesati i primi compratori interessati, che ieri hanno effettuato un tour panoramico delle loro future proprietà, e il 15 dicembre si apriranno le buste che aggiudicheranno le prime tre caserme. Prosegue quindi anche la campagna che vuole impedire la privatizzazione delle proprietà e dei beni pubblici. Sono apparsi su ex caserme e altri muri della città questa mattina striscioni di denuncia del furto in atto alla collettività, un gesto che vuole ricordare che esiste un’altra voce. Altre iniziative di informazione e denuncia sono previste nelle prossime settimane.
Bologna Prende Casa
foto presidio 16 novembre
Presidio contro la svendita delle caserme di Bologna, contro una nuova politica di speculazione.
I nostri “RIS” sono intervenuti per accertare il reato di “rendita” e per riconsegnare queste aree al bene comune.
Bologna Prende Casa
riunione welfare in comune
E’ convocata per lunedì 22 novembre alle ore 18.00 presso la sala
Consiliare del quartiere Porto in via dello Scalo 21, la riunione
della campagna Welfare in Comune, per dare continuità ai progetti e
alle proposte emerse dall’assemblea pubblica che si è tenuta il 9
novembre scorso. Sono numerosi gli appuntamenti previsti, a partire
dalla manifestazione cittadina del prossimo 11 dicembre. La
partecipazione è aperta a tutti coloro che condividono l’appello della
campagna e che vogliono portare il proprio contributo.
Welfare in comune
http://welfareincomune.blogspot.com/
CAPIRE LE RAGIONI DELLA RESISTENZA PALESTINESE
Capire le ragioni della resistenza del popolo palestinese, vuol dire capire contro cosa combattono. Il sionismo è il vero ostacolo alla pace in Palestina, essendo una ideologia razzista e colonialista. E’ per queste ragioni che il Comitato Palestina Bologna organizza una conferenza pubblica venerdi 19 novembre alle ore 18.00 presso il Centro Interculturale Zonarelli in via G.A.Sacco n.14 a Bologna dal tema: PALESTINA, UNA TERRA CANCELLATA DALLE MAPPE – 10 DOMANDE SUL SIONISMO. Alla conferenza parteciperà Vera Pegna della Fondazione Lelio Basso-sezione internazionale, Fausto Gianelli dei Giuristi Democratici, il collettivo autorganizzato universitario di Napoli e Vincenzo Brandi del Forum Palenstina. All’interno della conferenza verranno presentati gli atti del convegno di Roma dello scorso novembre a cura del Forum Palestina sul sionismo.
Questa iniziativa ci sembra ancor più importante se rapportata ai tentativi anche a sinistra di cavalcare l’ideologia sionista e l’islamofobia come nel caso del prossimo congresso nazionale dell’associazione sinistra per israele che si terra nella nostra città il 21 novembre, patrocinato dalla stessa amministrazione provinciale. Il congresso dell’associazione sinistra per israele vede tra le sue file dirigenti nazionali e locali del PD, dell’Italia dei Valori e della SEL, forze che in questi anni hanno accettato e supportato le campagne militari dell’Italia nel medio oriente a favore della strategia USA. Queste stesse forze che parlano di guerre umanitarie, di missioni militari di pace, vogliono anche per la questione palestinese trasformare gli invasori in invasi, i carnefici in vittime. Ricordiamo che l’Emilia Romagna è una delle regioni che ha più rapporti con lo stato d’Israele, supportando di fatto uno stato razzista e autoritario.
Essere quindi solidali con le ragioni del popolo palestinese vuol dire capire e smascherare i meccanismi, la propaganda e l’ideologia stessa sionista.
COMITATO PALESTINA BOLOGNA
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All’iniziativa del comitato palestina partecipa anche ass sopra i ponti e Bologna Prende Casa