24 gennaio Bologna
Si è svolta ieri la giornata di mobilitazione contro la crisi indetta dal “coordinamento 23 gennaio”, sigla che raccoglie realtà del sindacalismo di base, degli spazi sociali, gruppi e organizzazioni della sinistra alternativa. Alla mobilitazione hanno partecipato lavoratori e disoccupati che stanno pagando la crisi, famiglie in sofferenza abitativa e migranti che chiedono un lavoro sicuro, reddito sociale, la casa e diritti di cittadinanza.
Prosegui la lettura…
ASIA-RdB e Bologna Prende Casa invitano le diverse realtà cittadine e regionali
a partecipare alla manifestazione del 23 a Bologna, organizzando uno spezzone come movimenti per il diritto alla casa.
sabato 23 gennaio
ore 15.00 piazza tematica contro la crisi
ore 17.00 MANIFESTAZIONE-CORTEO
Piazza dell’Unità – Bologna
SABATO 23 GENNAIO
Ore 15.00 piazza tematica contro la crisi
Ore 17.00 manifestazione-corteo
Piazza dell’Unità BOLOGNA
Interverranno Bande e Gruppi Musicali
Organizza: Coordinamento 23 gennaio contro la crisi
Lavoratori, Precari, Disoccupati, Migranti, Sfrattati
Prosegui la lettura…
E’ una rete di iniziativa popolare, di lavoratori, precari, studenti, che non vuole rassegnarsi e che con rabbia, fantasia e determinazione non vuole pagare gli effetti della crisi. All’interno di Bologna Prende Casa convivono attivisti di Spazi Sociali e del sindacalismo di base. Dove le diverse esperienze trovano forme di sintesi attorno a progetti di intervento comune.
Il tentativo di Bologna Prende Casa è quello di riconquistare il territorio attraverso vertenze per spazi pubblici e per il diritto alla casa. Una idea di città non più basata sulla rendita e la speculazione immobiliare, ma per una idea dell’abitare fondata sull’esigenze popolari.
Riconquistare territorio vuol dire inoltre lottare per le garanzie sociali: per reddito/salario sociale, per un lavoro non precario e la difesa e il rilancio dei beni comuni (acqua, salute, istruzione, ecc..), con una idea di collettivo contrapposto all’idea di mercato.
Prosegui la lettura…
riunione BOLOGNA PRENDE CASA
mercoledi 16 dicembre 2009
0re 19.00
presso l’HUB via Serra 2/c Bologna
odg
-sviluppo della rete BPC
-iniziative di lotta (spazio metropolitano)
-sito e materiali di propaganda
video del corteo antifascista del 12 dicembre a Bologna, dove a partecipato BolognaPrendeCasa
http://rossocontroinfo.blogspot.com/2009/12/121209-40-anni-da-piazza-fontana.html
per il corteo del 12 dicembre a Bologna Porta Lame ore 14.00
SGOMBERIAMO I FASCISTI
Il nuovo fascismo e le sue varie propaggini (nuova destra leghista ecc.), sta stendendo i suoi tentacoli anche in Emilia Romagna. Il suo disegno mira sopratutto a dividere il popolo: tra lavoratori e precari, uomini e donne,italiani e immigrati. Si creano leggende ad arte per aumentare questa divisione. La questione
casa è, da questo punto di vista , eloquente: si fa credere che la maggior parte delle case vadano assegnate agli immigrati mentre, in realtà, ad essi va meno del 20%. In questo modo si nasconde la vera ingiustizia: la totale mancanza di interventi sul piano della edilizia residenziale pubblica. Questo consegna lavoratori e studenti nelle mani di speculatori immobiliari, incrementando le rendite. Per questo, davanti a questa avanzata fascista è importante essere uniti. Uniti contro chi vuole che, a pagare la crisi siano le classi popolari. Un lavoratore in cassa integrazione o un precario, un inquilino o uno sfrattato, un ragazzo della periferia bolognese italiano che sia, hanno lo stesso nemico. I loro problemi hanno la stessa origine.
Oggi, quindi, contrastare i fascisti deve significare difendere gli interessi e l’unità dei popoli contro chi si adopera per dividerci. Significa lottare per un’idea di città fondata sul diritto all’abitare, al reddito, alla socialità.
Le amministrazioni locali, anche di centro sinistra, hanno consapevolmente permesso che i neo-fascisti si sviluppassero assumendone in alcuni casi i contenuti e rivalutandone la presenza politica (vedi il contraddittorio
atteggiamento dell’Assessore Lazzaroni nei confronti di Casapound), hanno criminalizzato l’immigrazione e la povertà, smantellato l’idea di pubblico come bene collettivo e hanno superato la stessa destra in tema di
privatizzazioni e smantellamento dello stato sociale. Qui a Bologna, nel giorno dell’insediamento della giunta, si è sgomberata una palazzina occupata da famiglie di sfrattati, ed oggi diversi spazi sociali sono sotto sgombero.
Gli sgomberi non ci piacciono ma uno lo riteniamo necessario: quello contro i fascisti. La città di Bologna non merita di essere sporcata da questi loschi figuri.
CONTRO IL DEGRADO DELLA DESTRA
PER UNA BOLOGNA COLORATA E ANTIFASCISTA
Bologna Prende Casa
4 dicembre giornata nazionale contro gli sfratti
Ore 16.30: PRESIDIO, piazza Roosvelt, davanti alla Prefettura
Ore 21.00: proiezione dei Video “Emergenza abitativa a Bologna” presso l’HUB via serra 2/g
ASIA-RdB
Bologna Prende Casa
4 dicembre giornata nazionale contro gli sfratti
Il 4 dicembre è la Giornata Nazionale Contro gli Sfratti indetta dai movimenti, i collettivi le associazioni che si battono per il diritto alla casa. Vogliamo generalizzare la richiesta di blocco degli sfratti chiamando in causa Prefetture e Amministrazioni Regionali.
La crisi economica è un dato di fatto anche a Bologna. Ogni giorno la cronaca locale è dominata da notizie di aziende che mettono in cassa integrazione o licenziano direttamente. Prima conseguenza è il crescente aumento degli sfratti per morosità, che sta già colpendo migliaia di famiglie e singoli.
Questa crisi, inoltre, si inserisce in un panorama legislativo che nega di fatto che la casa sia un diritto, avendo liberalizzato i contratti e ridotto al minimo le risorse per l’edilizia residenziale pubblica. La casa non è un diritto ma diventa uno strumento di speculazione a vantaggio della rendita.
Lo stesso sistema di stato sociale previsto dalla regione Emilia-Romagna, basato su un’idea di società sorretta dalla piena occupazione, si trova assolutamente impreparato nella gestione della precarietà sociale diffusa, non dimostrando la volontà politica nella ricerca delle soluzioni. A livello nazionale, così come a livello regionale non sono previste né politiche di piano che riguardano il diritto all’abitare, né misure emergenziali che impediscano che migliaia di persone rimangano senza casa, mentre si continuano a privilegiare politiche tese alla svendita del patrimonio pubblico e alla difesa degli speculatori immobiliari.
Le misure regionali in atto per tamponare la crescita degli sfratti, vedi il fondo locazioni, si sono dimostrate inadeguate di fronte all’ampiezza del fenomeno. Negli ultimi nove mesi, a livello regionale c’è stato un aumento del 21% degli sfratti, che raggiunge in termini assoluti quasi 6000 sfratti. A Bologna siamo arrivati ad un aumento di più del 50% rispetto al dicembre 2008. Tutte le istituzioni devono intervenire, già al Comune abbiamo presentato una piattaforma per le politiche di bilancio che chiede di intervenire su sfratti e mutui.
L’emergenza abitativa non è rappresentata solo dagli sfratti: sono migliaia gli inquilini che a fatica riescono a pagare un affitto o le rate del mutuo.
Questa data vuole rimettere al centro il diritto all’abitare, rilanciando un piano casa regionale, che preveda i seguenti punti:
-BLOCCO DEGLI SFRATTI
-TUTELE PER GLI INQUILINI INSOLVENTI NEI CONFRONTI DEL MUTUO
-FINANZIAMENTI PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
-REQUISIZIONE DAGLI ALLOGGI SFITTI DI PROPRIETA’ PRIVATA E UNA POLITICA FISCALE RIGOROSA NEI CONFRONTI DEI GRANDI PROPRIETARI IMMOBILIARI