Bologna 7 aprile
E’ iniziato il presidio permanente degli inquilini resistenti, sotto il comune in piazza liber paradisus, si sta allestendo una tendopoli. I movimenti di lotta per la casa chiedono il blocco degli sfratti, la requisizione delle case sfitte private e l’aumento delle case popolari. La crisi, che porta disoccupazione e maggiore precarietà sociale vuole essere fatta pagare alle fasce popolari. La politica e le istituzioni sono complici degli speculatori. Ogni settimana si susseguono sfratti e non esiste un piano casa adeguato che rilanci l’edilizia pubblica residenziale.
Gli inquilini resistenti: sfrattati, precari, lavoratori, studenti chiedono un intervento d’emergenza alle istituzioni locali e regionali affinché venga tutelato il diritto alla casa.
Il presidio non verrà rimosso e si chiede a tutti/e i cittadini e lavoratori solidali con la lotta dei movimento per il diritto alla casa di venire al presidio permanente in piazza liber paradisus.
ASSOCIAZIONE INQUILINI E ASSEGNATARI (AS.I.A.-RdB)
BOLOGNA PRENDE CASA
stasera alle 22.30 nel corso della trasmissione ” da vicino nessuno è normale,
ci sarà collegamento telefonico con piazza liber paradisus di bologna per gli aggiornamenti in diretta del
presidio che avra’ inizio oggi alle ore 16.00
per ascoltare la radio clicca sul link del sito
http://www.lazzaretto.org/
oppure direttamente sul sito
http://www.spreaker.it/
cerca radioo adespota e sarica la diretta
riceviamo e giriamo volentieri il video realizzato dal comitato palestina bologna per la campagna di BDS, Boicottaggio Disinvestimenti e Sanzioni contro Israele, perche come BolognaPrendeCasa ricordiamo a tutti che il popolo palestine sta ancora oggi cercando casa.
Si è conclusa la giornata di mobilitazione del 25 marzo dei movimenti per il diritto alla casa, iniziata con un picchetto antisfratto dove si è ottenuto un altro rinvio, con una partecipata assemblea cittadina alla sera.
L’assemblea ha lanciato la prossima scadenza di mobilitazione per il 6 aprile dove verrà allestita una tendopoli davanti agli uffici del Comune di Bologna. Nella giornata del 6 aprile si inviteranno tutti i cittadini in emergenza abitativa e solidali con i movimenti per il diritto alla casa a portare tende, per costruire un presidio permanente.
L’immobilismo delle amministrazioni e istituzioni locali, regionali e nazionali impongono ai movimenti di lotta per la casa di mobilitarsi per contrastare l’emergenza abitativa, e per invertire uan tendenza che vede la politica, tutta, difendere la rendita e la speculazione. La crisi sta provocando un aumento della precarietà sociale diffusa, che colpisce ormai diverse fasce sociali sul nostro territorio.
Gli inquilini resistenti lanciano questa scadenza attorno ai seguenti punti:
-per il blocco degli sfratti
-per la requisizione delle case sfitte private
-per l’aumento delle case popolari
-per la tutela degli insolventi al mutuo prima casa
26 marzo Bologna
Associazione Inquilini e Assegnatari (ASIA-RdB)
BolognaPrendeCasa
Comunicato stampa 25 marzo Bologna
Un altro sfratto bloccato grazie alla determinazione e alla solidarietà degli inquilini resistenti con la famiglia di quattro persone di via della Salute 11. Il tempo ottenuto per il rinvio deve essere utilizzato per trovare una soluzione con la presa in carico da parte dell’amministrazione comunale. La famiglia si trova in morosità perché l’unico lavoratore, dipendente dell’ Agricola Anzolese è in cassa-integrazione da giugno 2009, così come altre migliaia di lavoratori della provincia. Questo ennesimo caso riporta l’accento sul problema abitativo, che in questo periodo di crisi sta colpendo migliaia di persone. La situazione deve essere affrontata complessivamente, non è più possibile pensare che i costi della crisi vengano pagati solo ed esclusivamente dalle fasce popolari. Per questo i movimenti di lotta per la casa rilanciano l’assemblea stasera 25 marzo c/o Vag 61, via P.Fabbri 110 ore 21.00 per discutere e organizzare le prossime scadenze di lotta per trovare soluzioni all’emergenza abitativa:
-per più case popolari
-per il blocco degli sfratti
-per la tutela degli insolventi al mutuo prima casa
Associazione Inquilini e Assegnatari (ASIA-RdB)
BolognaPrendeCasa
PER LE CASE POPOLARI
PER IL BLOCCO DEGLI SFRATTI
PER IL DIRITTO ALL’ABITARE
ASSEMBLEA CITTADINA
GIOVEDI 25 MARZO ORE 21.00
Vag61 PAOLO FABBRI N.110 BOLOGNA
Con il perdurare della crisi è aumentata l’emergenza abitativa, sempre più lavoratori, studenti, famiglie vivono dentro la precarietà.
Si sono susseguite negli ultimi mesi varie iniziative dei movimenti per il diritto alla casa, attraverso occupazioni e picchetti anti-sfratto. La risposta delle istituzioni, e della politica in modo bipartisan di centro sinistra e centro-destra, è stata di completa chiusura, negando addirittura la stessa emergenza abitativa rispondendo all’emergenza sociale solo come ad un problema di ordine pubblico.
Oggi con un aumento vertiginoso delle domande di casa popolare e di sfratti per morosità non si è ancora trovato soluzioni adeguate che sblocchino le graduatorie, che aumentino il numero di case popolari, e che blocchino gli sfratti. Fino ad oggi si è o ignorato l’emergenza o la si è utilizzata in modo strumentale producendo una montagna di chiacchiere.
Per tutti questi motivi i movimenti per il diritto alla casa convocano una assemblea cittadina per il 25 marzo per discutere e organizzare le prossime scadenze di lotta per trovare soluzioni all’emergenza abitativa. Invitiamo tutte le forze politiche, sociali e sindacali, i cittadini/e solidali con i movimenti per il diritto all’abitare a partecipare e promuovere l’assemblea cittadina
BOLOGNA PRENDE CASA
ASSOCIAZIONE INQUILINI E ASSEGNATARI (AS.I.A.-RdB)
BolognaPrendeCasa aderisce al Presidio domani sabato 20 marzo dalle ore 16 alle Scale del parco della Montagnola!
BolognaPrendeCasa
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Contro i Cie
La lotta con Joy contro Cie e deportazioni non deve fermarsi!
Quello di ieri è stato un parziale successo: l’intreccio tra fattori di tipo giuridico e le mobilitazioni solidali hanno fatto sì che Joy, Hellen e Florence non venissero deportate. Ma ciò non toglie che ieri 25 uomini e donne provenienti dalla Nigeria siano stati/e rimpatriati da Ponte Galeria con il charter organizzato da Frontex, mettendo gravemente in pericolo le loro vite e che quindi rimanga necessario fare di tutto per fermare le deportazioni.
D’altra parte ricordiamo che Joy è comunque stata riconosciuta dall’ambasciata nigeriana e questo significa, senza mezzi termini, che è un ostaggio dello Stato italiano e finché non sarà fuori dal Cie la sua vita rimane nelle mani dei suoi guardiani e del ministero dell’interno, che sicuramente tenteranno di tutto per deportarla e chiuderle la bocca una volta per tutte.
L’invito è dunque quello di moltiplicare in tutti i territori le iniziative che facciano conoscere la storia di Joy e che parlino della realtà dei Cie, delle violenze che vi avvengono e delle deportazioni.
Appuntamento dalle ore 16.00 alle scale del parco della Montagnola (Bologna)