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Archivio per Settembre 2010

la determinazione dei precari e degli studenti

11 Settembre 2010 Commenti chiusi

Ieri in un clima surreale, si è riaperta la stagione politica a Bologna legata alle tematiche della scuola  e dell’università. La Gelmini aveva disdetto la partecipazione alla già blindatissima festa del PDL, dopo che precari e studenti avevano indetto un presidio per contestarla.
Il presidio mantenuto lo stesso, festeggiava la fuga della Gelmini davanti all’ingresso della festa del PDL.
Per difendere la festa vi era un nutrito numero di carabinieri e poliziotti in assetto antisomossa, che hanno iniziato immediatamente e senza nessun motivo a spingere i manifestanti lontano dall’entrata della festa. Per poi arrivare a manganellare direttamente i manifestanti, ferendone diversi. Fino ad allora la manifestazione era stata pacifica, con slogan a favore della scuola pubblica e contro i tagli del ministro dell’istruzione.
Surreale è stato quando i carabineri hanno iniziato a manganellare nel momento che all’interno della festa del PDL sul palco sfilavano ballerine brasiliane a ritmo di samba, da una parte insegnati e studenti, dall’altra puttanieri che vedevono sfilare ragazze semi nude nella migliore tradizione mediaset….protetti dalla celere… è stata in piccolo una fotografia generale del paese in cui viviamo.

E’ ovvio che la contestazione a Bonanni, pesava nello sproposito di forze di polizia intervenute a Bologna, tuttavia l’aver deciso di manganellare i precari della scuola e gli studenti, è stato un grosso sbaglio, perchè non solo questi non sono scappati ma hanno continuato a manifestare per tutta la notte ancor più determinati dopo aver visto e sentito l’arroganza della polizia e dei carabinieri.

Per molti manifestanti, la maggior parte precari della scuola, il comportamento della polizia della scorsa notte è stato un chiaro avvertimento a interrompere la protesta, tuttavia questo si è rivelato un boomerang, perchè il sentire comune della scorsa notte era che i veri difensori della democrazia e del diritto erano gli stessi manifestanti e non gli squallidi personaggi che partecipavano alla festa di un PdL.

Le diverse contestazioni che si stanno susseguendo in italia, devono assumere il piano dell’indipendenza da chi vuole strumentalizzare la lotta dei precari della scuola e degli studenti. La lotta del mondo del saperi non è imbrigliata dall’antiberlusconismo, ma si batte per riaffermare la garanzia al sapere per tutti/e di fronte ad un mondo politico (di centro-destra cosi come di centro sinistra) che in questi anni a letteralmente distrutto la scuola pubblica e peggiorato notevolmente le condizioni dei lavoratori di questo settore.
Gli attacchi e la criminalizzazione del centro sinistra contro chi ha contestato Bonanni deve essere un monito a tutti quelli che pensano che oggi non siamo dentro un sistema dove le linee di fondo liberiste sono omogenee tra centro-sinistra e centro-destra. Chi oggi riafferma garanzie in modo indipendente viene attaccato, perchè non vi può essere nulla al di la del teatro del centro destra e del centro sinistra che difendono interessi privati a scapito degli interessi pubblici.

Le mobilitazioni continueranno perchè precari e studenti non si sono e non si faranno intimorire di fronte alla loro repressione e stupidita, perchè la lotta per i saperi è di vitale importanza per il futuro, e rigarda tutte le fasce popolari.

Bologna Prende Saperi

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la festa è fintia x tutti

10 Settembre 2010 Commenti chiusi

LA FESTA è FINITA…..

PER TUTTI!!!

Il tempo delle salamelle è finito. Dopo la forte contestazione subita dal presidente del senato Schifani e dal segretario della Cisl Bonani alla festa del PD di Torino, che ha ridato voce ad un’opposizione democratica, popolare e di massa, strappandola all’ala più liberista del parlamento italiano che con il caso Fini sembrava essere l’unica alternativa alle attuali politiche del governo, è arrivata l’ora del ministro della pubblica istruzione Gelmini.
Invitata a presenziare alla festa del Pdl di Bologna, che in questi giorni si sta mostrando come un fortino a cielo aperto alla città, la nota ministra che sta portando avanti una politica che vedrà soppressi 250.000 posti di lavoro già nei prossimi giorni e che da 2 anni si è fatta protagonista dell’ultima riforma dell’istruzione, ultimo atto di una distruzione del sistema scolastico e universitario pubblico che continua da almeno 20 anni, si e vista costretta a rinunciare alla presenza a causa della mobilitazione che il movimento è subito stato in grado di mettere in campo.
La fuga di cui si e fatta protagonista la Gelmini e la campagna di criminalizzazione messa in campo da politici e media per ciò che è successo a Torino , sono un segno evidente di come questa maggioranza ma anche l’opposizione non siano più in grado di dare risposte alla crescente richiesta di sicurezza sociale e temono una nuova ondata di forti contestazioni da parte di settori non immediatamente controllabili dai sindacati concertativi e dai defunti partiti della sinistra istituzionale.
Può ripartire un movimento che rivendichi il sapere per tutti/e che coinvolga lavoratori, genitori e studenti, che rimetta al centro gli interessi pubblici a scapito di quelli privati.
Un movimento che deve fare dell’indipendenza il suo punto di forza, rispetto a tutte quelle forze politiche e sindacali che lo vogliono rilegare dentro gli spazi stretti dell’antiberlusconismo e della concertazione.
Un anno fa si saliva sui tetti per protestare oggi si va direttamente da chi è responsabile di questo sfacelo, e questo ci sembra un posso avanti.

Gelmini go home!!!

Bologna Prende Saperi

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gelmini go home

9 Settembre 2010 Commenti chiusi

i compagni e le compagne di Bologna della rete nazionale Red Net, aderiscono alla mobilitazione di questo venerdì 10 settembre, in occasione dell’arrivo a Bologna del ministro Gelmini, invitata alla festa regionale del PDL- Emilia Romagna che si sta svolgendo in questi giorni in città.

Questo evento segna l’inizio di una nuova mobilitazione, determinati  a voler difendere la scuola e i diritti dei lavoratori in essa.

invitiamo chiunque sia disponibile a unirsi alla manifestazione di venerdì. ore 20.30 sulle scalinate del Pincio (vicino alla Stazione)

Bologna Prende Saperi

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3 incontro abitare nella crisi

7 Settembre 2010 Commenti chiusi

Abitare nella Crisi a L’Aquila 18/19 settembre 2010

Il 18 e il 19 settembre si terrà a L’Aquila un nuovo incontro della rete “Abitare nella Crisi”. Il primo giorno, a partire dalle ore 14, sarà dedicato al confronto tra le diverse realtà con tavoli e discussioni tematiche; domenica 19 alle ore 10 si terrà l’assemblea plenaria. La due giorni si svolgerà presso lo spazio sociale “CaseMatte” (ex ospedale psichiatrico di Collemaggio).

La straordinaria determinazione con la quale gli abitanti  aquilani e dei paesi colpiti dal terremoto, pur nel contesto di una situazione per molti versi drammatica, hanno manifestato e si battono per ricostruire e ridare vita alla loro città ed al proprio territorio in contrasto con le scelte del governo Berlusconi e del suo pretoriano Bertolaso, rappresenta per tutti un esempio di come le comunità locali in lotta possano mettere in discussione la  “sovranità” e lo strapotere dei privati e della rendita. Del resto, con gradazioni diverse, ovunque il cemento e la rendita aggrediscono i nostri territori e le nostre vite, trasformando il mercato della casa in una vera e propria giungla di affitti impossibili, di mutui che rappresentano ipoteche sulle nostre vite, di dismissioni, svendite e vere e proprie emergenze.

Il modello delle cosiddette New Town non rappresenta soltanto il dono avvelenato che gli avvoltoi della speculazione portano in regalo ai cittadini dell’ Aquila e dei territori circostanti; nel resto d’Italia, soprattutto nelle grandi città, processi simili hanno già irrimediabilmente compromesso la realtà delle nuove periferie: vecchi e nuovi quartieri consegnati all’isolamento, alla mercificazione, alla desertificazione sociale. L’espulsione dai centri storici o comunque dalla cosiddetta “città consolidata” degli abitanti e dei ceti popolari, non rappresenta soltanto la logica conseguenza di questi processi, ma rappresenta un tassello essenziale nella definizione di un nuovo modello di speculazione e controllo, di precarizzazione selvaggia delle nostre esistenze.

Così come le popolazioni abruzzesi resistono a questa subdola operazione di saccheggio e normalizzazione si battono per difendere città, territori, radici,  anche nel resto d’Italia  a macchia di leopardo prendono corpo nuove iniziative e forme di lotta:  molte situazioni resistono alla prepotenza degli  sfratti, alle cartolarizzazioni, al caro affitti ed alle insolvenze, occupano e si oppongono agli sgomberi, hanno capito che è necessario rompere con le logiche del mercato, sottrarre le nostre vite al loro destino di precarietà ed incertezza, ricostruire forme si solidarietà e socialità “ altre” , spazi di indipendenza.

Anche la repressione contro i rom e i migranti, le polemiche di questi giorni, sono dentro un’idea dell’abitare dove la casa non è un diritto ma una possibilità legata al reddito più o meno “capiente”. E i metri quadri disponibili non sono spazi di vivibilità ma soglie di legalità insuperabili. Queste città così disegnate escludono gran parte dei suoi abitanti e le vetrina in allestimento potrà essere guardata solo da molto lontano.

Anche per queste ragioni, le esperienze che  si sono incontrate nel percorso aperto e composito di  ABITARE NELLA CRISI, hanno voluto declinare l’idea di una lotta per la casa che diviene lotta per il diritto all’abitare, contro il razzismo, la precarietà e la crisi. Immaginano non solo lo sviluppo di un processo di relazione e contaminazione, di  mutuo soccorso fra le lo lotte, ma una nuova stagione di mobilitazione ed iniziativa comune.

In questo cammino possibile la tappa dell’incontro a L’Aquila che proponiamo per il 18 e il 19 Settembre, rappresenta un occasione estremamente preziosa per proseguire ed allargare il confronto avviato, per allargare gli spazi di conflitto ed iniziativa dal basso su questi terreni, per costruire a più voci e a più mani sia il convegno immaginato per Ottobre a Roma che una forte ed incisiva mobilitazione nazionale.

Ps: Nonostante le difficoltà di questi giorni dovute alle continue scosse, gli/le aquilan@ si stanno organizzando per ospitarci: per pernottare basta portare un sacco a pelo e se qualcun@ può anche una tenda!

per info:

Enrico 338.4574753

Giulia 339.8637771

Irene 349.4663558

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riunione bologna prende casa

3 Settembre 2010 Commenti chiusi
martedi 7 settembre riunione Bologna Prende Casa
ore 18.30 via serra 2/g

odg:

-ripresa attività
-problematica disoccupati e precari
-giornale e sito

bologna prende casa