ASSEMBLEA PUBBLICA
PER ORGANIZZARE UN COMITATO ANTI-SFRATTO
DOMENICA 20 DICEMBRE ORE 17:30
Presso circolo arci ASìA Centro sportivo Faccioli via Costituzione 18 SAN PIETRO IN CASALE (BOLOGNA)
Il caro affitto è un problema in tutto il territorio bolognese.
Le poche soluzioni e la scarsa disponibilità di case popolari stanno portando un’emergenza abitativa diffusa.
Gli sfratti sono causati da questa nuova precarietà.
Invitiamo tutti i lavoratori, i disoccupati, i cassaintegrati a partecipare.
PER IL DIRITTO ALLA CASA!
Associazione Inquilini e Assegnatari (AS.I.A.-RdB)
16 dic. – Dal 1991 a oggi i prezzi delle case sono aumentati del 90%, gli affitti del 75%. Nello stesso periodo i redditi delle famiglie bolognesi sono saliti solo del 18%. Basterebbero questi numeri per capire la tendenza segnalata dallo studio di Nomisma, commissionato dal Comune di Bologna.
Secondo la ricerca, infatti, il 75% degli appartamenti in locazione sotto le due torri pesano per il 30% e oltre sui redditi dei nuclei familiari dei residenti. é questa la soglia oltre la quale Nomisma comincia a considerarli insostenibili. Stessi problemi per il 50% dei titolari di un mutuo che acquistano una casa.
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Non andranno a processo i quarantuno attivisti per il diritto alla casa che il 10 ottobre 2006, al circolo Arci “La fattoria” al Pilastro, contestarono, in occasione di un’assemblea pubblica sul tema dell’edilizia residenziale, l’allora assessore alla Casa Virginio Merola (Pd) e il Presidente di Quartiere Riccardo Malagoli (allora in quota Prc). La mattina stessa erano stati sgomberati manu militari sei appartamenti Acer occupati.
Il gup ha disposto ieri il non luogo a procedere, prosciogliendo al termine dell’udienza preliminare tutti gli imputati, ai tempi attivi nei collettivi Mao, Passepartout e Rete Universitaria. Cade così, e per l’ennesima volta, il ‘teorema’ accusatorio del “pm dell’eversione” Paolo Giovagnoli (ora procuratore capo a Rimini) più volte applicato a Bologna nei confronti degli attivisti dell’autorganizzazione sociale.
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studenti universitari POLITECNICO09-Bologna
Lo sciopero di venerdì 11 dicembre è stato un fallimento per tutte le realtà di movimento che hanno visto in questa data il treno che poteva riportare il movimento della conoscenza in piazza.
La Cgil, il più grande sindacato italiano, ha dovuto ammettere per bocca del numero uno della Fiom Pappignani, le difficoltà che il sindacato ha avuto nel portare i suoi iscritti in corteo. Le parole d’ordine spuntate, datate e sicuramente non adatte alla tremenda situazione che stanno attraversando i lavoratori nel nostro paese non sono riuscite a portare in piazza quelle decine di migliaia di operai e precari che da mesi soffrono gli effetti della crisi nel nostro territorio e così il corteo, concluso in Piazza Verdi, non contava, a detta degli stessi organizzatori le 20 000 presenze.
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riunione BOLOGNA PRENDE CASA
mercoledi 16 dicembre 2009
0re 19.00
presso l’HUB via Serra 2/c Bologna
odg
-sviluppo della rete BPC
-iniziative di lotta (spazio metropolitano)
-sito e materiali di propaganda
video del corteo antifascista del 12 dicembre a Bologna, dove a partecipato BolognaPrendeCasa
http://rossocontroinfo.blogspot.com/2009/12/121209-40-anni-da-piazza-fontana.html
ASSEMBLEA PUBBLICA
CASE POPOLARI, CARO AFFITTI, SFRATTI
Il problema della casa sulle spalle dei lavoratori, le conseguenze della crisi
SABATO 12 DICEMBRE ORE 17.30
Presso circolo ARCI ASìA, Centro Sportivo Faccioli, Via Costituzione n.18
San Pietro in Casale (Bo)
Associazione Inquilini e Assegnatari (AS.I.A.-RdB)
per il corteo del 12 dicembre a Bologna Porta Lame ore 14.00
SGOMBERIAMO I FASCISTI
Il nuovo fascismo e le sue varie propaggini (nuova destra leghista ecc.), sta stendendo i suoi tentacoli anche in Emilia Romagna. Il suo disegno mira sopratutto a dividere il popolo: tra lavoratori e precari, uomini e donne,italiani e immigrati. Si creano leggende ad arte per aumentare questa divisione. La questione
casa è, da questo punto di vista , eloquente: si fa credere che la maggior parte delle case vadano assegnate agli immigrati mentre, in realtà, ad essi va meno del 20%. In questo modo si nasconde la vera ingiustizia: la totale mancanza di interventi sul piano della edilizia residenziale pubblica. Questo consegna lavoratori e studenti nelle mani di speculatori immobiliari, incrementando le rendite. Per questo, davanti a questa avanzata fascista è importante essere uniti. Uniti contro chi vuole che, a pagare la crisi siano le classi popolari. Un lavoratore in cassa integrazione o un precario, un inquilino o uno sfrattato, un ragazzo della periferia bolognese italiano che sia, hanno lo stesso nemico. I loro problemi hanno la stessa origine.
Oggi, quindi, contrastare i fascisti deve significare difendere gli interessi e l’unità dei popoli contro chi si adopera per dividerci. Significa lottare per un’idea di città fondata sul diritto all’abitare, al reddito, alla socialità.
Le amministrazioni locali, anche di centro sinistra, hanno consapevolmente permesso che i neo-fascisti si sviluppassero assumendone in alcuni casi i contenuti e rivalutandone la presenza politica (vedi il contraddittorio
atteggiamento dell’Assessore Lazzaroni nei confronti di Casapound), hanno criminalizzato l’immigrazione e la povertà, smantellato l’idea di pubblico come bene collettivo e hanno superato la stessa destra in tema di
privatizzazioni e smantellamento dello stato sociale. Qui a Bologna, nel giorno dell’insediamento della giunta, si è sgomberata una palazzina occupata da famiglie di sfrattati, ed oggi diversi spazi sociali sono sotto sgombero.
Gli sgomberi non ci piacciono ma uno lo riteniamo necessario: quello contro i fascisti. La città di Bologna non merita di essere sporcata da questi loschi figuri.
CONTRO IL DEGRADO DELLA DESTRA
PER UNA BOLOGNA COLORATA E ANTIFASCISTA
Bologna Prende Casa