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Archivio per Luglio 2009

Bloccare gli sfratti è giusto!

2 Luglio 2009 Commenti chiusi

Comunicato stampa 2/7/2009 Bologna

Rinviato all’8 ottobre lo sfratto per morosità di via Tagliamento n.8



Attivisti e inquilini dell’ASIA e di Bologna Prende Casa hanno bloccato oggi lo sfratto di via Tagliamento 8, ottenendo un rinvio all’8 ottobre. L’ufficiale giudiziario,seguito dalla polizia in borghese, molto contrariato per la presenza del picchetto ha dovuto rinviare lo sfratto, dando una proroga per l’8 ottobre. ASIA aspetta ora la conferma del rinvio ufficiale, che verrà inviata alla famiglia di inquilini sotto sfratto.
Gli inquilini di via Tagliamento, una famiglia di lavoratori, disoccupato lui e precaria lei, con un figlio piccolo con problemi fisici certificati, sono una delle tante situazioni che dimostranol’emergenza abitativa anche sul nostro territorio.
AS.I.A. rilancerà la pratica dei picchetti contro gli sfratti, fintanto che non si avvierà un reale blocco degli sfratti per morosità e un rilancio dell’edilizia popolare pubblica. L’emergenza abitativa è un effetto della crisi, una crisi che non deve essere fatta pagare alle fasce popolari.

Per ASIA-RdB
Lidia Triossi

Associazione Inquilini e Assegnatari – RdB

Via Monterumici, 36/10 Bologna tel:051389524 – 051 385932-fax: 051 310346 e-mail: info@bologna.asia.rdbcub.it sito: www.asia.rdbcub.it

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Volantino di ASIA RdB che verrà diffuso davanti ad alcune fabbriche del bolognese

1 Luglio 2009 Commenti chiusi

Chi sono gli usurai?

diminuiscono i salari aumentano gli affitti

Anche il comparto industriale di Bologna è investito dalla crisi economica, sono ormai centinaia gli stabilimenti che mettono in cassa integrazione o licenziano.
Oggi diventa sempre più difficile pagare un affitto o il mutuo, mentre diminuiscono le case popolari.
Esistono moderni usurai, che speculano sul problema casa: i palazzinari, i grandi costruttori edili, le banche, le finanziarie e gli imprenditori. Anche a Bologna si specula sugli immobili e sui terreni edificabili a danno dei lavoratori. Esistono inoltre migliaia di appartamenti sfitti (privati e pubblici).
Governo e amministrazioni locali (comunale e regionale) non hanno nessuna intenzione di costruire nuove case popolari, anzi si svende agli speculatori quello che rimane dl patrimonio pubblico.
Perché questa crisi non venga fatta pagare alle fasce popolari, i lavoratori, i precari, i cassaintegrati, hanno bisogno di diritti sociali, e la casa è uno di questi.

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REPORT DELLA MANIFESTAZIONE REGIONALE DEL 30 GIUGNO

1 Luglio 2009 Commenti chiusi

LA REGIONE NON HA RAGIONE

Ottima la riuscita del presidio di ieri, sotto la sede della Regione, che ha visto la partecipazione di delegati ed attivisti dei vari i settori dal pubblico al privato, dalla scuola alle cooperative, dai trasporti agli alberghi, con una qualificata e visibile presenza del movimento di lotta per la casa.

Una manifestazione, promossa e partecipata non solo dal Patto di Base (CUB-COBAS-SdL), ma anche da realtà di lotta e di movimento come il Laboratorio Crash e Lazzaretto e
da Bologna Prende Casa che, insieme ad ASIA/RdB, hanno animato una tendopoli sull’emergenza casa. Una partecipazione colorata e rumorosa, quindi, e proprio sotto le finestre del Consiglio Regionale convocato per discutere e votare il “piano casa”.

Un primo risultato, non scontato, è stato l’incontro tra la nostra delegazione con l’Assessore regionale, Gian Carlo Muzzarelli, incaricato dalla Giunta: un incontro durato circa un’ora, al quale abbiamo posto i punti della piattaforma anticrisi a partire dalla necessità di andare l’oltre l’accordo sugli “ammortizzatori sociali in deroga” siglato con CGIL-CISL-UIL-UGL, e di avviare anche nella nostra regione l’istituzione di una legge sul reddito minimo sociale, di avviare una politica di contrasto alle privatizzazioni ed alla precarizzazione.

Abbiamo, inoltre, sottolineato e contestato la pratica dell’esclusione del sindacalismo di base dalle trattative e confronti a livello regionale, mentre la stessa Giunta firma accordi anche con sindacati, molto meno rappresentativi, come la UGL.

Al termine dell’incontro l’assessore si è impegnato formalmente a porre la questione delle relazioni sindacali in sede di Giunta regionale per un rapida ed urgente risposta nei prossimi giorni.

A seguire una delegazione di manifestanti ha incontrato la Presidente dell’Assemblea Regionale dell’Emilia Romagna, Monica Donini, che si è impegnata per ampliare il livello di partecipazione confronto delle parti sociali anche per il sindacalismo di base, a partire dai temi, calendarizzati nei prossimi lavori della Regione, del welfare, delle politiche del lavoro e della casa, anche tramite l’intervento delle commissioni regionali.

Questo presidio, come era nelle intenzioni dei promotori, rappresenta l’apertura di una vertenzialità regionale e l’avvio della mobilitazione che porterà, nei prossimi mesi, all’indizione di nuove iniziative di lotta e all’indizione dello sciopero generale nazionale.

Bologna 1 luglio 2009
CUB Emilia Romagna