Home > Rassegna Stampa > C’È L’EMERGENZA ABITATIVA? GLI AGENTI DI POLIZIA AVRANNO PRIORITÀ NELLE ASSEGNAZIONI

C’È L’EMERGENZA ABITATIVA? GLI AGENTI DI POLIZIA AVRANNO PRIORITÀ NELLE ASSEGNAZIONI

17 Dicembre 2008

Il delirio securitario che a Bologna sta creando tanti disastri oggi ha raggiunto un picco di indecenza. Le tante famiglie, in lista d’attesa da anni, si vedranno passare davanti gli agenti arrivati in città da alcuni mesi nell’ambito del “Patto per la sicurezza”. Anche i lavoratori singles che dovevano trovare alloggio nelle cosiddette “casette olimpiche” avranno davanti poliziotti e carabinieri che, in apposite graduatorie, avranno un punteggio privilegiato.

C’è l’emergenza abitativa in città? Le graduatorie dell’ERP sono arrivate a più di 7 mila nuclei famigliari in lista e 2 mila per il bando del canone calmierato? E l’amministrazione comunale riesce ad assegnare, a malapena, complessivamente 400 alloggi all’anno… Bene, oggi la giunta comunale ha deciso di procura 38 appartamenti a canone concordato per i poliziotti inviati da pochi sotto le Due Torri col Patto per la sicurezza (e c’è gente che aspetta una casa popolare da anni). Gli alloggi saranno a disposizione agli agenti delle forze di polizia (Polizia, Carabinieri, Guardia di finanzia e Polizia penitenziaria), in base ad una graduatoria che verrà stilata in collaborazione con le forze dell’ordine.
In più, ad agenti di polizia e carabinieri (insieme in questo caso agli infermieri) saranno destinate anche le cosiddette “casette olimpiche” (i prefabbricati dell’ex sala stampa delle Olimpiadi Invernali Torino 2006) che tra sei mesi saranno pronte nella zona di via Larga. Anche in questo caso verrà fatta una graduatoria, nella quale verrà data “priorità alle forze di polizia e agli infermieri”, ha spiegato oggi l’assessore alle politiche abitative Virginio Merola.
Molti di voi si ricorderanno che, alcuni mesi fa, le “casette olimpiche” furono oggetto di una sollevazione gli artigiani delle Roveri che si opponevano al loro posizionamento nell’area industriale, perché il concentramento di 110 operai immigrati (da altri paesi e dal altre regioni italiane) “avrebbe corso il rischio di creare una zona di degrado sociale”. Adesso, il Comune decide di destinarle soprattutto a poliziotti così il problema è risolto alla “radice”.
E’ proprio vero che, ormai, in questa città, al peggio non c’è mai fine.

Fonte: Zic, 16 dicembre 2008
http://www.zic.it/zic/articles/art_3700.html

Categorie:Rassegna Stampa Tag:
I commenti sono chiusi.